Regia di Lieven Debrauwer vedi scheda film
CHISSÀ SE ESISTE UNA SCUOLA, O SE SI PUÒ STUDIARE UNA MATERIA, OPPURE SEGUIRE UN CORSO PER IMPARARE QUEL TOCCO “leggero e grazioso” che fa di un film un piccolo gioiello da custodire gelosamente. Magari come Pauline, una donna di 66 anni che sembra una bambina, conserva preziosamente nel suo album ritagli di giornale e di libri che ritraggono fiori e pezzi di carta da pacchi con grosse rose rosse che “ruba” nel negozio kitsch della sorella idolatrata Paulette.
Ma ben presto la dolce Pauline si dovrà rendere conto che la vita non è tutta “rose e fiori”, e così alla morte della sorella Marta, che si era sempre occupata di lei, si troverà sballottata tra le altre due sorelle Paulette e Cecile, che provano a prendersi cura di lei ma solo perché in tal modo possono usufruire dell’eredità lasciata dalla sorella. La convivenza non sarà della più facili, e Pauline si ritroverà rinchiusa in una casa di riposo, non prima, però, di aver lasciato dietro di sé i “petali” della sua innocenza e del suo sorriso sincero che non lasceranno insensibili il cuore della sua amata Paulette.
Quanti rischi di un film pietoso e lacrimevole abilmente evitati! Quante trappole di una storia finta sentimentale e di emozioni colore pastello sono state scansate! Forse è merito della “scuola” che ha frequentato il regista belga al suo esordio Lieven Debrauwer che, emulo dei suoi connazionali Jaco Van Dormael (“Totò le Heros”) e Alain Berliner (“La mia vita in rosa”), ci regala con “Pauline & Paulette”storie di piccoli personaggi sulla soglia della vita. Ed un sincero ringraziamento al regista per averci fatto scoprire ed amare il viso sbarazzino e “masiniano” di Pauline, l’attrice Dora Van Der Groen.
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