Regia di Lieven Debrauwer vedi scheda film
Il vecchietto dove lo metto,dove lo metto non si sa,mi dispiace non c'è posto,non c'è posto per carità(Domenico Modugno).E'la storia di Pauline,vecchia con il cervello da bambina,non sa leggere,parla in modo poco spedita,ragiona in modo elementare.Quando la sorella Martha che ha badato a lei per tutta la vita muore improvvisamente Pauline diventa un ingombro per le altre due sorelle,Paulette,vanesia appassionata di operetta che in paese gestisce un negozio di stoffe (sembra appena uscita da un film di John Waters) e Cecile radical chic che vive in un appartamento a Bruxelles.L'eredità obbliga le due a tenerla ma i problemi non tardano a manifestarsi.E palleggiarsi la dolce Pauline è veramente grottesco.Paulette dopo che la sorella gli manda a monte una rappresentazione teatrale la manda dalla sorella a Bruxelles,Cecile rischia il matrimonio perchè il marito mal sopporta la presenza della vecchia costretta per altro a dormire su un divano in salotto.Pauline e Paulette si ricongiungeranno in una città di mare dove la seconda si è trasferita e dove comincia a provare sulla sua pelle il vuoto della sua esistenza.Un elegia buonista della vecchiaia?Forse.Ma è un film delicato,non ipocrita con una tavolozza cromatica molto spostata verso i colori pastello e un attrice Dora Van Der Groen nella parte di Pauline che ci regala un personaggio da ricordare,tenero e affettuoso nella sua diversità.Si parla di vecchiaia, di solitudine,di handicap dell'ottusità della profonda provincia che si ostina a vivere con ritmi artificiosamente lenti.Questo piccolo film che dura meno di 80 minuti è un curioso melodramma familiare a lieto fine .Anche se lo sguardo è tendente al buonista e l'eccesso di melassa è sempre in agguato,il regista riesce a trovare un equilbrio quasi miracoloso senza eccedere in retorica...
riesce miracolosamente a stare lontano dagli eccessi di retorica
prova eccellente
ottima
brava
ok
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