Regia di Carmine Gallone vedi scheda film
altri tempi, un altro mondo anche se quelle sponde in fondo non cambiano mai troppo. guareschi di nota fede destrorsa aveva affetto per quel personaggio bonaccione che era il sindaco comunista, perchè il cattivo(e poi lo avremmo saputo più tardi tutti), era colui che veniva dallla fredda russia di cui tanto si parlava. quella era gente che aveva combattuto per un bene comune, che era la pace e vivere senza guerre, solamente una decina di anni prima. quindi ci poteva stare che un panzer tedesco che tanto tedesco non era, si fosse dimenticato apposta in una baracca a bordo fiume ricoperto di fascine. ci poteva stare che un meccanico di paese infervorato dalle idee di un paese lontano, avesse voluto fare anche il sindaco per lottare per una vita migliore non solo per i proprietari terrieri, ma anche per chi, quelle terre le lavorava. ci poteva stare che un parroco di paese e un sindaco di paese continuassero a battibeccare, facendosene di cotte e di crude, salvo poi rimanere nei reciproci cuori, "quell'omino che non potrò mai dimenticare". perchè guareschi sapeva giocare coi luoghi comuni e costruire dei personaggi poi resi immortale da film più o meno riusciti, ma sempre belli da rivedere,rivedere e rivedere. perchè il commento musicale ormai diventato eredità nazionale, fa venire le lacrime al cuore, così come quella corsa in bicicletta finale, dove chi si attarda viene aspettato dall'altro. perchè gino cervi, fernandel e carlo romano(la sua voce) sono di una bravura che commuove e rincuora, salvo caricare il cuore di una nostalgia per un periodo che non ho mai vissuto e per cui ovviamente non posso provare nessun rimpianto. insomma classico dalla prima scena all'ultima.
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