Regia di Sam Esmail vedi scheda film
Tratto da un romanzo di Rumaan Alam. Film interessante ed inquietante, buona la prova degli attori
Amanda, alias Julia Roberts, rampante e nevrotica pubblicitaria, prende in affitto una bella villa con piscina in una località lontana dal caos urbano, per concedersi una vacanza, in compagnia della sua famiglia: il marito Clay, alias Ethan Hawke, i figli Archie e Rose. Mentre prendono il sole su una spiaggia vicina, una mastodontica petroliera si schianta improvvisamente sulla riva. Spaventati, rientrano, constatando con disappunto che i dispositivi elettronici e il wi-fi sono fuori uso. Nella notte, due persone di colore, G.H. Scott e sua figlia Ruth bussano alla porta, dichiarando di essere i padroni di casa, costretti da un cyberattacco a rientrare; si instaura tra i due nuclei familiari un clima di sospetto, che viene alimentato dall’impossibilità di accedere ad informazioni su ciò che sta accadendo. Al mattino Clay decide di recarsi in città, ma si smarrisce, il suo GPS non funziona, incontra una donna disperata, che chiede aiuto, ma lui riga dritto; intanto un drone lancia volantini in arabo con la scritta "Morte all'America" poi strani boati sonici infrangono la pace del contesto bucolico,un aereo si schianta nei paraggi. I Sanford, decidono di raggiungere la città, ma si imbattono in un corteo di Tesla, le auto con pilota automatico, che come impazzite, si abbattono l’una sull’altra, la situazione è fuori controllo, dunque tornano nella villa. Archie, forse a causa della puntura di una zecca, si ammala e comincia a perdere i denti. G.H. lo accompagna da un vicino, tale Danny, per procurarsi gli antibiotici necessari, ma costui è un complottista poco amichevole, tuttavia in cambio di un po' di denaro, consegna le medicine, dispensando anche pillole di saggezza cospirazioniosta. Amanda e Ruth allontanano spaventate un branco di cervi, che si è avvicinato pericolosamente a scrutarli, mentre Rose si preoccupa unicamente di sapere come finisce l’ultimo episodio di “Friends” la sua serie preferita. Insomma, monta a poco a poco un climax di tensione, sembra stia arrivando l’apocalisse. Tratto da un romanzo poco noto dell’americano Rumaan Alam, è una sorta di metafora della crisi globale, tra guerre, pandemia e quant’altro; tuttavia, occorre riconoscere che i messaggi che veicola sono criptici e stratificati, il progetto è evidentemente ambizioso: fine del mondo, attacco nucleare, guerra civile; si possono individuare diverse piste interpretative. Anche gli spettatori più sprovveduti coglieranno innumerevoli rimandi a tanti classici del genere sci-fi. distopico , vedi prodotti cinematografici come"Sinis"”, “Venne il Giorno” Bussano alla porta”, “The Village”,ma anche un richiamo a ” Gli uccelli” di Alfred Hitchcock, con la natura che si ribella e si spinge ad inquietanti avvertimenti. Dunque è un’ opera assolutamente derivativa, Esmail, il regista ci ammonisce: le nefaste anomalie cui assistiamo, sono state causate dall’incuria dell’uomo, che sta compromettendo l’habitat in cui vive; peraltro la nostra vita ormai, è dipendente dalla tecnologia, imprescindibile bussola nel caos dell'esistenza attuale. Julia Roberts esemplare nel ruolo della nevrastenica diffidente e Ethan Hawke, precisa fotografia dell’uomo moderno in crisi di identità. Ci sono qua e là delle incongruenze e delle sotto tracce incomprensibili, tuttavia al netto di questo, il film appare interessante e suggestivamente inquietante.
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