La recensione su Il mondo dietro di te

Il mondo dietro di te (2023): locandina

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"Ci freghiamo tutti a vicenda.... continuamente...senza nemmeno accorgercene... Freghiamo ogni essere vivente di questo pianeta e pensiamo che vada bene perché usiamo cannucce di carta e ordiniamo pollo biologico. E la cosa malata è che dentro di noi sappiamo che non inganniamo nessuno... sappiamo che è tutta una bugia... un'illusione di massa che abbiamo accettato per aiutarci a dimenticare quanto siamo orribili in realtà".

Le difficoltà e la paura stimolano l'individuo a prendere coscienza di come la civiltà degeneri sempre più verso l'apocalisse che si merita.

Quasi fosse un presentimento, una madre di una famiglia benestante newyorkese decide nottetempo di affittare una bella residenza di lusso adiacente al mare, in un luogo esclusivo a Long Island, a pochi km dalla loro abituale residenza, ma in un contesto che consenta al gruppo un piccolo periodi di riposo e riflessione.

Il mondo dietro di te (2023): Mahershala Ali, Myha'la Herrold, Julia Roberts, Ethan Hawke

Il mondo dietro di te (2023): scena

I figli di buon grado accettano la sorpresa, e pure il marito, suo malgrado, non riesce a trovare motivo per obiettare alcunché.

Ma, poco per volta, qualcosa di mai visto sta verificandosi tutt'attorno. Si inizia con una grande nave cargo che finisce alla deriva in spiaggia come un colossale esemplare di balena.

Segue l'interruzione del collegamento internet, dei telefoni, delle stazioni televisive.

Poi gli aerei iniziano a cadere... Infine il padrone di casa si presenta all'uscio degli affittuari accompagnato dalla giovane e maliziosa figlia, per richiedere ospitalità contro quella situazione inspiegabile.

Nel bosco intanto gruppi si animali selvatici fanno capolino come incuriositi dalla improvvisa impotenza di un mondo umano che pare andare alla deriva. Cosa sarà successo?

Sarà una moderna forma di guerra attuata attraverso l'isolamento da internet e da ogni tipo di connessione?

Per la figlia più piccola della nostra famiglia, il problema più insopportabile è perdersi la visione dell'ultima puntata di Friends. Il figlio della coppia invece, probabilmente a seguito del morso di una zecca, manifesta inquietanti sintomi fisici ed inizia a perdere i denti.

Che fare? Restare riparati in casa o fuggire. Il regista esperto di serial Sam Esmail dirige tre star di primo richiamo come Julia Roberts, Ethan Hawke, e Maershala Ali, più Kevin Bacon in un inquietante ruolo secondario, in un thriller fantapolitico che copia smaccatamente le atmosfere tese e allarmanti dei film anche recenti di M. Night Shyalaman, ma si rivela comunque piuttosto incalzante e in grado di tenere desta l'attenzione del pubblico, tra grandi incognite, isterie e farneticazioni a volontà, ed un illustre cast ben coinvolto, attraente e sin eccessivamente glamour.

Il mondo dietro di te (2023): Myha'la Herrold, Mahershala Ali, Ethan Hawke, Julia Roberts

Il mondo dietro di te (2023): Farrah Mackenzie, Charlie Evans

Un prodotto accettabile, che pone sul tavolo inquietanti e impellenti tematiche destinate a coincidere con gli incubi di una società ormai matura, arricchita e viziata che non fa che distorcere a suo piacimento le regole di convivenza e di buona preservazione di un equilibrio planetario ormai compromesso in modo irrecuperabile.

Ma anche argomentazioni che vanno al di là delle paure ataviche di una società del benessere viziata e bisognosa di provare sensi di colpa, e per questo sempre pronta a scommettere su complotti orditi dai nemici giurati ("....saranno i coreani...o forse i cinesi") di un'America orgogliosa quanto psicologicamente fragile.

La società del benessere di oggi gioca a comportarsi in modo politicamente corretto, magari semplicemente differenziando i rifiuti, consumando solo prodotti biologici, prediligendo una dieta vegetariana o addirittura vegana, per compensare o togliersi di dosso il senso di colpa di aver in qualche modo fatto fesso un proprio cliente, un proprio collaboratore, un qualsiasi individuo con cui si è professionalmente venuti in contatto, convincendolo a far proprio un bene od un servizio quasi sempre superfluo o inutile, grazie ad un'opera di manipolazione versi cui avvertiamo sempre più spesso lancinanti ma tardivi sensi di colpa.