Regia di Sam Esmail vedi scheda film
"Il Mondo Dietro Di Te" è il tipico prodotto da piattaforma mainstream e quindi non è un caso che sia approdato su Netflix invece che al cinema. E non è neppure un caso che al timone di questo film "apocalittico" ci sia un signor nessuno, come Sam Esmail, americano di origine egiziana, che ha aspirazioni, almeno qui, alla Shyamalan. Ormai questi prodotti flirtano, troppo, con le serie TV e anche per questo film, la serialità gli avrebbe probabilmente giovato. Così com'è, è imbastito di parole perchè, anche qui è un vizio terribile, DEVE durare quasi due ore e mezza, come se gli spettatori debbano sempre e per forza subirsi questi pseudo kolossal. Qui ne sarebbero bastati cento, di minuti. Il budget viene usato tutto per gli attori, gente come Kevin Bacon, Ethan Hawke e Julia Roberts (che ci mette anche i soldi insieme a Denzel Washington, che all'ultimo però ha rifiutato di recitare), e per qualche effetto visivo, che oggi, con la tecnologia disponibile, è roba risibile e facile. Il resto è praticamente tutto girato in una grande villa appena fuori New York, dove queste due coppie, una bianca con due figlie e una nera, padre e figlia, si trovano, in qualche modo misterioso, confinati, dopo che all'esterno una qualche catastrofe/guerra ha spento l'elettricità e, in definitiva, il mondo tecnologico che diamo per scontato. La tensione c'è e il film si segue volentieri, le chiacchiere, purtroppo, sono tante, con riflessioni di filosofia spicciola sul mondo che forse non c'è più e la vita che si è svolta prima del blackout. Ogni tanto, qualche scossone, qualche indizio su quello che sta accadendo, ma poco più. Un plauso, quindi, agli attori, bravi, e ci mancherebbe, ma un po' meno alla regia, che tenta di scuotere il film con funambolici movimenti di camera, che danno solo la nausea. Il resto è patinato, troppo, come un tipico prodotto televisivo: qualche riflessione interessante la coltiva, ma rimane in bilico fra un film tipo un "Il Grande Freddo" virato ai giorni nostri e un "survival" misterioso. Non mi sono annoiato, cosa importante, ma nemmeno è un'opera che esalti: domani non mi ricorderò nemmeno più di averlo visto.
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Pensa che praticamente salvo solo i funambolici movimenti di macchina e alcune belle trovate sceniche.. comunque un capolavorone rispetto all'ultimo, scialbissimo Shyamalan..
è un produttone mainstream, per cui gli svolazzi della camera, per me, sono virtuosismi fini a sè stessi. Dopodiché convengo con te. Grazie!
Già per il fatto di essere in bella epigrafe dei titoli di testa, "prodotto da Barack e Michelle Obama"(pure i produttori adesso con tutti i bilioni di dollari da investire), fa sì che si capisca ben prima di vederlo, dove possa andare a parare, con i soliti lavaggi del cervello per consumatore "green" da rincitrullire su riscaldamento globale, cambiamento climatico ecc. e i nuovi dogmi della religione ecointegralista. Da evitare con cura. Alla fine è l"avversario" di "destra" Elon Musk attraverso le sue Tesla malfunzionanti e impazzite, l'unico in qualche modo "colpito" nel film. Che sorpresa.
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