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Damsel

Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Damsel

di Souther78
1 stelle

Minxxiata globalista pro-rettiliani. Operazione di lavaggio del cervello e indottrinamento allo stato brado, con l'oramai consolidata formula di gerarchie WEF: prima i rettili(ani), poi le donne nere, poi comunque le donne. Gli uomini bianchi? Il male assoluto. Vomitevole propaganda draconiana.

Nel nuovo ordine mondiale non c'è spazio per le persone pensanti. Al motto di "divide et impera!", la propaganda globalista crea e poi alimenta ad arte le contrapposizioni tra razze, sessi e credo differenti. Poi, però, finge di proteggere le diversità. E noi fingiamo di crederci, suvvia.

 

Questo "racconto" parte male e finisce malissimo. Chiunque abbia compreso chi c'è dietro al controllo dell'umanità, come il sottoscritto, già dall'inizio si sarebbe aspettato una "beatificazione" del drago. Già, i draghi... animali presenti in tutte le culture del mondo da tempo immemore... eppure, guarda caso, inesistenti. E chissà come mai, in tutto il mondo, culture distanti anni luce, avrebbero avuto la stessa fantasia, di inventare le stesse creature, con le stesse caratteristiche. Le coincidenze cosmiche!

 

Nella risibile rivisitazione della storia umana, peraltro imposta da "loro", assistiamo ormai quotidianamente alla sostituzione etnica pure nei film, sicchè nobili e cortigiani vari europei diventano colorati, in una operazione di lavaggio del cervello tanto ridicola quanto patetica. Infatti, ricordiamo che soltanto un razzista vero può concepire il bisogno di trasformare e manipolare la storia, per giustificare una parità di trattamento, che in realtà non dovrebbe discendere dal concetto di "identità", bensì a prescindere da esso. Però i massoni-pedosatanisti sotto il controllo rettiliano, che sono gli artefici della tratta dei neri, così come di ogni altra nefandezza universale, incapaci di rendersi conto di questa ovvia banalità, si danno un gran da fare per cercare di trattenere le masse dal comprendere il loro progetto (piano Kalergi). In modo maldestro, quindi, non provando empatia, si sforzano di negare ogni diversità, anzichè sapere che non è l'essere uguali uno all'altro che deve giustificare il fatto di non discriminare.

 

Quasi rivelatrice, la scena dei nobili mascherati e con richiami alle corna di Bafometto, uniti nel celebrare i sacrifici ai loro "dei" rettiliani.

 

Ovviamente, non essendo cinema, ma manipolazione allo stato puro, questa spazzatura non consente di esprimere giudizi di tipo artistico. Non ci dispiace minimamente sapere che chi, come gli autori di tale indottrinamento, faranno la fine delle vittime sacrificali che loro stessi hanno così acutamente descritto, divorati da quegli stessi rettili che li animano.

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