Regia di Christopher Landon vedi scheda film
Il film non parte da idee pregevoli in quanto a originalità, poi però, in qualche modo, riesce a distinguersi da opere simili che hanno per soggetto un fantasma, che per motivi oscuri, bazzica in una vecchia casa.
Se ci si aspetta un film in stile "Casper" o la "Casa dei fantasmi" della Disney, si è proprio fuori strada.
Elementi come dramma e giallo si mescolano alla tematica del paranormale, cosicché ne esce un fantasy malinconico, con piccolissimi sprazzi di umorismo, ma non si tratta di una commedia come indicato sulla sua scheda tecnica. Si ride di rado, in realtà.
C'è un alone di mistero che circonda il fantasma protagonista. Vuole sembrare perfido e spaventoso in un primo momento, ma la sua natura è ben altra. È buono, molto confuso e solo. Non sa neppure chi è, non lo ricorda, perciò la trama ruota intorno a questo enigma che non è di certo di facile soluzione.
Il finale, che ha la risposta, è tutt'altro che scontato e banale. Con il suo colpo di scena conclusivo, si rivela anche abbastanza commovente, innescando nello spettatore sensibile una certa amarezza.
Discreta la caratterizzazione dei personaggi e la messa in scena, cupe e adeguate le scenografie, ma poco brillanti o memorabili i dialoghi.
Nel complesso, resta un'opera interessante nonostante alcuni cali di ritmo - che si avvertono soprattutto durante il primo tempo.
Tratta con buongusto argomenti importanti come l'amicizia, la lealtà, il richiamo del sangue e non ci risparmia la sua etica di fondo, facendo la morale sull'uso eccessivo e dipendenza che i giovani hanno del web, sentendo la necessità di condividere sempre tutto per scatenare reazioni di massa.
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