Regia di Ilker Çatak vedi scheda film
La protagonista, Leonie Benesh (praticamente un Alba Rohrvacher photoshoppata in bella copia), insegna in un covo di serpi e ipocriti.
Colleghi e ragazzini multietnici che scimmiottano quasi tutto il peggio del repertorio umano, insegnanti che si sbeffeggiano rubano in bella vista pure il contributo per il caffè, rappresentanti di classe presuntuosi e delatori fino al “quarto potere” dei piccoli, con un giornalino che più falso e fazioso non si può.
La nostra presunta eroina vive beatificata e votata totalmente alla missione scolastica, la vediamo subito alle prese con un cerimoniale da asilo nido (che ovviamente le verrà ritorto contro), pur animata da passione e cuore nobile, si imbatte in colleghi invidiosi, antipatici, repressivi quando non anche ladri.
Si potrà mai finire a tarallucci e vino in un’atmosfera simile? No.
Mi sfugge il senso dell’operazione. Far finta di nulla invece di provocare alzando polveroni, non istigare il furto quando diventa palese che tutti si rubano pure le matite, cambiare scuola e trovarne una con investigatore privato già approvato dal Consiglio docenti? Forse la scelta più saggia.
Ah no.. come faccio poi a fare un film con tutte persone (studenti e insegnanti) senza eccessi schizoidi..
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