Regia di Ilker Çatak vedi scheda film
La sala professori di Ilker Çatak mi è piaciuto tanto, oltre le mie aspettative un film che è girato come un giallo ad alto ritmo e con un finale, che rimane impresso nella memoria.
La sala professori Germania 2023 la trama: Il giorno che Carla Novak l’insegnante di matematica ed educazione fisica di una scuola media tedesca indaga per scoprire chi è il responsabile di alcuni furti avvenuti nella scuola lo fa con spirito di servizio e ricerca della verità. Per prima cosa fa smettere il personale scolastico di interrogare gli studenti senza alcuna colpa, per evitare che vi siano ombre e pregiudizi su di loro. Sa perfettamente che per accusare chiunque ci vogliono prove inconfutabili, non bastano gli indizi di colpevolezza per condannare. La recensione: Prodotto da if... Productions, Arte, Zweites Deutsches Fernsehen Distribuito in Italia da Lucky Red. La scuola da sempre ha fornito al cinema tanti temi interessanti e di varia natura. Ricordando la bella commedia nostalgica di Fausto Brizzi “Notte prima degli esami” a “La Scuola” di Daniele Lucchetti” a “Buongiorno professore” di Riccardo Milani, “Il rosso e il blu”, Il drammatico “L’attimo fuggente” di Peter Weir, “La classe”, “The holdovers” di Alexander Payne e svariati titoli. Scordateveli tutti, perché questo film è tutta un’altra cosa. E’un film drammatico dalle forti emozioni, quasi un thriller, con un grande ritmo, che è tutto sulle spalle della magnifica attrice protagonista Leonie Benesch intensa ed asciutta, che ho avuto la fortuna di ammirare ne “Il nastro bianco”del 2009 diretta da Michael Haneke. Ilker Çatak gira la pellicola come un giallo….. dove però non interessa scoprire il colpevole, quello è solo un mezzo, mentre il fine è entrare nelle dinamiche degli alunni, dei professori, della severa preside “tolleranza zero” il suo motto, dei genitori, per capire e comprendere che uno sbaglio anche grave si deve punire, ma non umiliando il colpevole di fronte a tutti esponendolo al pubblico ludibrio ed ai pettegolezzi calunniosi. La fortuna di questo piccolo grande film candidato al premio Oscar come miglior film straniero 2024 e’ la sceneggiatura scritta come Dio comanda da Ilker Çatak e Johannes Duncker. La sala professori e’ l’istantanea nitida ed a fuoco dello stato di profonda crisi dell’istituzione scolastica, dove il rispetto manca totalmente, dove l’insegnante per piacere alla classe deve essere simpatico ed originale, ma non educatore, come dovrebbe essere, quindi non un compagno di giochi goliardici, ma un punto di riferimento morale e pratico, che deve dare il giusto esempio, con un comportamento esemplare. La musica è usata nella maniera giusta, perché scandisce i vari momenti ad alto tasso di drammaticità. Un film molto calibrato, sempre realista e molto verosimile, con un finale raggelante, con il ragazzo ribelle portato via a forza dalla polizia, senza violenza, ma con l’intento di far rispettare le regole, perché se no vige l’anarchica e la confusione ed invece il regista eticamente ci fornisce un finale di speranza e molto educativo. Il film dura novanta minuti, che grazie ai bei movimenti della mdp del regista regala allo spettatore uno spettacolo piacevole, semplice, ma non semplicistico ed è un puro godimento per gli occhi, per la mente e per tutti i sensi rilassati dopo questa visione condivisa in una sala buia, ma piena di luce purissima che irradia le coscienze di chi viene ispirato dalla brava insegnante Carla Novak.
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