Regia di Ilker Çatak vedi scheda film
Film che nasce dal ventre dell'istituzione scolastica tedesca, ma che ha un linguaggio molto più universale, tanto da essere uno dei candidati agli Oscar prossimi venturi per la categoria "miglior film straniero", "La Sala Professori" è un'opera del tutto chiusa fra le mura scolastiche (tranne che per una brevissima, importante, sequenza), dove si crea un corto circuito umano fra studenti e professori. Alcuni piccoli furti non risolti, creano un clima di sospetto e di tensione, che la nuova arrivata, un'insegnante di matematica e di educazione fisica, decide di provare a risolvere. Raccoglie una prova inconfutabile ma così facendo contribuisce ad esacerbare ancor più gli animi con le conseguenze che ricadranno su di lei, sui colleghi ma soprattutto sugli alunni, che prima che essere studenti sono anche ragazzini nella fase, difficile, della crescita. Carla, donna di solidi principi, dovrà quindi affrontare il microcosmo scolastico, con tutte le sue regole ferree e la piaga di questi anni, il razzismo strisciante. Un film importante, certamente, con un'attrice protagonista brava e coraggiosa, (molto simile, fisicamente, alla nostra Alba Rohrwacher), girato dal regista con la telecamera a mano, quasi fosse su un fronte di battaglia. Stile documentaristico per un'opera amara che non ho trovato irresistibile, anche se piuttosto credibile, soprattutto grazie alla bravura dei ragazzini. Al di là dei suoi risvolti sociali, non vedo particolari motivazioni nel concorrere all'Oscar. Discreto.
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