Regia di Carmelo Bene vedi scheda film
A parer mio questo è il migliore tra i film di Carmelo Bene. Si sente la solidità dell'avere alla base un testo (Laforgue) già ironico e folle al quale il regista/attore non fa altro (e non è poco) che aggiungere la sua carica di follia corrosiva, di Shakespeare rimane poco ed emerge tutta la forza dell'autore di cinema/teatro e della sua assoluta anarchia. Tutto è spezzato nell'opera di Bene, le immagini come la musica, i dialoghi come il colore, tutto è spezzato e la mancanza di continuità è l'unico filo conduttore, l'unico filo che unisce però, in quest'opera, lo "spezzare" è meno esaltato ed esaltante, meno enfatizzato anche se sempre irrazionale e spaesante. La fusione "magnetica" tra le immagini follemente visionarie, la recitazione più narcisistica possibile e la musica classica più virtuosa (Rossini su tutti) crea un clima irreale ed affascinantemente magico. Il fatto che il film duri poco più di un'ora è certamente un punto di forza, in Bene la durata eccessiva può finire con l'esagerazione, certo trovare un suo film non esagerato è impossibile ma quando ciò diventa troppo delirante e forzato la magnificenza dell'impianto scenografico-visivo e della costruzione distuttiva-corrosiva ne risente parecchio. Tra tutte le trovate ironiche-recitative spicca in modo efficacissimo l'idea della pagina strappata dal libro da parte di Amleto e consegnata ad Orazio, scena ripetuta più volte, anche nel mitico monolo "essere o non essere"; Per Bene il testo non è l'elemento essenziale ma è solo una tra le tante componenti di un'opera, che sia teatrale o che sia cinematografica, con questa suggestiva e pazza idea Bene ha saputo rivoluzionare il mondo dell'arte!
Ennesima conferma della follia del regista.
Bene porta questo personaggio a divenire quasi ridicolo, ribalta completamente gli schemi e Leo si comporta meravigliosamente.
Teatrale fino all'esasperazione.
Sempre la solita parte per l'attrice icona del cinema di Bene.
Uno tra gli attori più talentuosi del teatro e del cinema italiano di sempre.
Genio folle e scomodo. Un vero e proprio auscultatore di idoli!
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