In un paese della Bassa Padana, nell'immediato dopoguerra, viene eletto un sindaco comunista: Giuseppe Bottazzi detto Peppone. A contrastarlo in tutti i modi è il parroco, il combattivo don Camillo. I "rossi" proclamano uno sciopero agricolo e don Camillo fa di tutto per farlo fallire, ma poi non rifiuta di benedire la Casa del Popolo e dà il battesimo all'ultimo nato del rivale. Nel loro amore-odio, nelle loro battaglie e nelle loro alleanze, nei loro intrighi e nella loro coesistenza pacifica i due personaggi rappresentano l'italiano alle prese con la politica negli anni della Ricostruzione. Qualunquista, ma si ride ancora oggi con gusto.
Un film da vedere e rivedere sempre alla prima nuova occasione senza stancarsi, così come per gli altri film che ne fanno seguito della coppia inimitabile Fernandel-Cervi.
perduta la ricchezza di sfumature del romanzo omonimo - rappresentazione "di maniera" - Guareschi se ne dimostrò deluso, da ciò la sua ulteriore sconfessione pubblica di codesta roba
Anticipando Pasolini, Guareschi ha capito l'Italia vera, ancora non omologata dalla società dei consumi. Un'Italia capace di solidarietà e rispetto, al di là delle contrapposizioni ideologiche (feroci ma non malevole). In questo primo film della serie Duvivier, con la coppia Cervi-Fernandel, ha un tocco semplicemente sublime.
Film sull'immediato dopoguerra, in particolare sugli scontri tra "rossi" e "neri". Don Camillo e Peppone battagliano tra loro a battute (un po' datate) e fucili.
Un film sempre piacevole da vedere anche a distanza di anni ed anche da parte delle nuove generazioni. Opera brillante con interpreti perfetti e superbi.
Immortale, si fa vedere ogni porca volta che lo mandano in tv ed è sempre un piacere. Ritratto di un'Italia del dopoguerra, ma un dopoguerra politicamente più civile.
Voto 7,5. Non invecchia affatto questo classicone. Due attori formidabili, caratteristi all’altezza e la grande capacità di restituire lo spettatore ad una dimensione semplice ed essenziale del vivere, piena di fiducia nell’animo umano. [12.12.2007]
DIVERTENTE RICOSTRUZIONE DI UN 'EPOCA ORMAI VECCHIA PIU' DEL FILM.DON CAMILLO E SIMAPTICO MA IL COMUNISTACCIO LO SUPERA DI GRAN LUNGA.UN PO'TROPPO FILO RELIGIOSO MA DVVERO CARINO.GRANDIOSI GLI INTERPRETI.SI TIFA PER CERVI!
Se Don Camillo è un film (ed un libro) piuttosto indicativo per ciò che dice dell'Italia del secondo dopoguerra, è addirittura un'opera importante per quello che non dice, per tutto ciò che involontariamente lascia trasparire di quell'atmosfera e che, inesorabilmente, nei decenni successivi è venuto a solidificarsi, come profezie poi verificatesi con mostruosa… leggi tutto
E' un film esile e non eccelso, ma nel complesso gradevole e si lascia guardare. E' questo quello che mi sento di dire di questo enorme successo di pubblico, sia nei cinema dell'epoca che in tv oggi. Tra l'altro i film di don Camillo sono gli unici in bianco e nero a passare ancora in prima serata. Gli appassionati di Guareschi non sono entusiasti della resa del personaggio del protagonista, ed… leggi tutto
Don Camillo e Peppone si prendono a sberle semi politiche nell'Italietta rustica post bellica.
Si tratta di una successione di gag, non sempre ben riuscite e oggi chiaramente datate, testimoni però di un paese "multietnico" e accogliente, ferrigno e bonario.
Regia di mestiere (con qualche bella scena, ad esempio la benedizione del fiume). Fra gli attori, poetico e delicato Gino… leggi tutto
Sono legato ai film di Don Camillo sia da un’amore cinematografico, sia dall’amore per le tradizioni e la storia della nostra Italia.
Inoltre, mi risveglia sempre numerosi ricordi, non tanto diretti (non…
Don Camillo e Peppone si prendono a sberle semi politiche nell'Italietta rustica post bellica.
Si tratta di una successione di gag, non sempre ben riuscite e oggi chiaramente datate, testimoni però di un paese "multietnico" e accogliente, ferrigno e bonario.
Regia di mestiere (con qualche bella scena, ad esempio la benedizione del fiume). Fra gli attori, poetico e delicato Gino…
E' uno dei migliori esempi di commedia neorealista italiana. Dai racconti di Guareschi, un film che, come pochi altri, è stato in grado di raccontare l'Italia del dopoguerra, gli scontri politici, le passioni, le superstizioni e la dignitosa povertà di un popolo che si stava rialzando da un conflitto devastante. Ma oltre ad essere un interessantissimo documento storico, è un…
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Commenti (17) vedi tutti
Un film da vedere e rivedere sempre alla prima nuova occasione senza stancarsi, così come per gli altri film che ne fanno seguito della coppia inimitabile Fernandel-Cervi.
commento di massimo45perduta la ricchezza di sfumature del romanzo omonimo - rappresentazione "di maniera" - Guareschi se ne dimostrò deluso, da ciò la sua ulteriore sconfessione pubblica di codesta roba
commento di feliniAnticipando Pasolini, Guareschi ha capito l'Italia vera, ancora non omologata dalla società dei consumi. Un'Italia capace di solidarietà e rispetto, al di là delle contrapposizioni ideologiche (feroci ma non malevole). In questo primo film della serie Duvivier, con la coppia Cervi-Fernandel, ha un tocco semplicemente sublime.
commento di ManzettiFilm sull'immediato dopoguerra, in particolare sugli scontri tra "rossi" e "neri". Don Camillo e Peppone battagliano tra loro a battute (un po' datate) e fucili.
commento di ENNAHUno dei migliori esempi di commedia neorealista italiana.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn film sempre piacevole da vedere anche a distanza di anni ed anche da parte delle nuove generazioni. Opera brillante con interpreti perfetti e superbi.
commento di BradyStorica e indimenticabile serie inaugurata da questo gioiello
leggi la recensione completa di Furetto60Immortale, si fa vedere ogni porca volta che lo mandano in tv ed è sempre un piacere. Ritratto di un'Italia del dopoguerra, ma un dopoguerra politicamente più civile.
commento di near87Film da vedere, è storia..
commento di stokaiserbellissimo film
commento di gicri21Voto 7,5. Non invecchia affatto questo classicone. Due attori formidabili, caratteristi all’altezza e la grande capacità di restituire lo spettatore ad una dimensione semplice ed essenziale del vivere, piena di fiducia nell’animo umano. [12.12.2007]
commento di PP-
commento di Daltonfilm divertente ma i seguiti sono quasi remake
commento di leo$un piccolo capolavoro, inutile negarlo
commento di bocchanLA prima parte della saga di Don Fernandel e Peppone Cervi, intramonabile
commento di faromagicoNettamente il più bello della serie… dolcce, commovente e divertentissimo… dovrebbero dargli un qualche bel premio alla carriera a quei due!!!!
commento di RageAgainstBerluscaDIVERTENTE RICOSTRUZIONE DI UN 'EPOCA ORMAI VECCHIA PIU' DEL FILM.DON CAMILLO E SIMAPTICO MA IL COMUNISTACCIO LO SUPERA DI GRAN LUNGA.UN PO'TROPPO FILO RELIGIOSO MA DVVERO CARINO.GRANDIOSI GLI INTERPRETI.SI TIFA PER CERVI!
commento di superficie 213