Regia di Andy Warhol vedi scheda film
Francamente imbarazzante come tutti i lavori su pellicola di Warhol, questo Vinyl ha due pregi essenziali: quello di avere istruito degli attori su una parte convenzionalmente intesa e quella di riprendere un testo che un regista vero (e pure un Maestro) renderà celebre qualche anno dopo. Tutto il resto è il solito, sciatto, insulso, banale Warhol: la camera è ferma quasi per tutta la durata del 'film' e l'azione è artefatta perfino più che nella forma teatrale: tutto ciò che sulla ridottissima scena concretamente compare è una sedia, il resto (situazioni incluse) ce lo dobbiamo immaginare dai dialoghi. Pretenzioso e penoso come tutti gli altri Warhol, anche se stavolta un qualche impegno c'era.
Victor è un ragazzaccio, dopo l'ennesimo pestaggio ai danni di un innocente viene arrestato. In carcere viene sottoposto ad una rieducazione fatta di proiezioni a base di violenza e lui ha per essa il rigetto. Ciò che rimane di lui, finalmente libero, è soltanto un fantoccio.
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