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Ninfomania casalinga

Regia di Ernst Hofbauer vedi scheda film

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La recensione su Ninfomania casalinga

di undying
5 stelle

Uno dei tanti "report" tedeschi prodotti dallo scaltro Wolf C. Hartwig e diretti da Ernst Hofbauer, i titolari dello scollacciato filone, apripista, "Schulmädchen-Report".


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Scontente della vita coniugale, diverse mogli cercano distrazione altrove. I loro amanti sono uomini dalle più varie professioni: massaggiatori, postini, studenti, venditori di libri porta a porta e persino addetti alla consegna di casse di birra. Undici episodi, all'insegna dell'adulterio.

 

Nota: i titoli dei singoli episodi, anticipatori di una breve sinossi, sono stati attribuiti arbitrariamente.

 

Dopo le nozze (**)

Gisela (Romana Lizalova) vive con trasporto e gioia il matrimonio, senza immaginare come, nel giro di breve tempo, dopo avere avuto un figlio, la convivenza possa rischiare di diventare arida, soprattutto quando privata della giusta dose di intimità coniugale.

 

Birra a domicilio (*1/2)

L'addetto alla consegna delle birre viene accolto nell'appartamento della destinataria, scoprendo che la stessa ospita alcune amiche, intente a giocare a carte. Nulla di strano, senonché le donne appaiono completamente nude. In effetti, le ospitali signore dimostrano di aver tutt'altro tipo di sete.

 

Massaggi particolari (**1/2)

Casalinga annoiata, Annette Westberg (Marlene Rahn) pensa bene di vincere la monotonia recandosi a un centro massaggi, trovando molto stimolante la musica di sottofondo nello studio e, soprattutto, le mani dell'abile masseur.

 

L'amante della madre (***)

Silvia (Karin Götz) osserva con gelosia il disinibito comportamento materno. Sua madre, Gertraud Klose (Elfi Helfrich), non perde occasione di incontrarsi con amanti di vario tipo. Un giorno, con la scusa di un passaggio in macchina, riesce a farsi accompagnare dal temporaneo spasimante di Gertraud. Silvia indica all'autista una strada isolata, sperduta nel bosco. L'uomo scende dall'auto, perplesso. Si guarda attorno, in mezzo al nulla, quindi risale sulla vettura: in quella breve frazione di tempo la ragazza si è tolta tutti i vestiti, seducendo in men che non si dica l'attempato signore.

 

Il vestito bianco (**1/2)

Biggi (Marianne Sock) e Jochen Albert (Jürgen Emanuel) - una giovane coppia di sposi con prole a carico - stanno vivento un periodo critico. Jochen è sempre meno interessato alla moglie, con disprezzo commenta il suo nuovo acquisto, un vestito bianco, quindi esce bruscamente di casa. Quella stessa sera una vicina la invita a una festa privata. Dopo aver messo a letto il figlio, Biggi indossa l'abito nuovo e si precipita al party. Durante un ballo, si sporca il vestito. Si reca in cucina dell'amica per pulirlo, ma qui viene assalita da tre ragazzi. Dopo essere fuggita terrorizzata, evitando il peggio, torna felicemente a casa tra le braccia del marito.

 

Pronto soccorso (**)

Una donna, trasportata d'urgenza all'ospedale, racconta i motivi che l'hanno spinta a compiere un mancato suicidio. Moglie annoiata e stanca di un marito opprimente, si era incontrata con uno scambista. Dopo aver fatto sesso, lei aveva annunciato di essere pronta a divorziare per mettersi assieme. L'uomo, però, aveva reagito in maniera inattesa, abbandonandola a male parole. 

 

Quando la moglie è fuori casa (**)

Karin (Michaela Martin) non ha la più pallida idea di quel che combina suo marito - Franz Dobermann (Karel Otto) - quando è fuori di casa. L'uomo non disdegna la più varia compagnia femminile, avendo però una preferenza per una rossa di nome Ruthi (Ina Bauer). Un giorno, rientrando a casa anzitempo, Karin trova l'amato coniuge in compagnia di Mary (Monika Rohde).

 

Raccomandate bollenti (*1/2)

Un postino, piuttosto fortunato, consegna con piacere le lettere a casa di giovani spose riconoscenti. La voce delle capacità amatorie dell'uomo presto si diffonde tra le donne del quartiere, così un bel giorno anche l'attempata Frau Tönnisen (Helen Vita) attende, in vestaglia, la consegna della corrispondenza. Quella mattina, però, invece del solito portalettere è di servizio un giovane inibito. Avvertendo l'arrivo del marito di Tönnisen, lo sventurato fugge senza vestiti dalla finestra, salendo in sella alla sua bicicletta per pedalare nudo nel bel mezzo di una trafficata via.

 

Il ginecologo visita a domicilio (***1/2)

Alwine Meyer (Rosl Mayr), anziana governante della ricca famiglia Fricke, viene liquidata anzitempo da Irma (Astrid Frank), che le chiede di terminare il lavoro e uscire di casa. Sposata, ma molto annoiata, Irma telefona quindi aI dottor Daniel (Günther Kieslich), un ginecologo disposto a far visita a domicilio. Appena il medico giunge sul posto, Irma finge di svenire. Sdraiata sul divano si prepara, a suo modo, per essere visitata approfonditamente. Tenta in ogni modo di sedurre l'inflessibile dottore, riuscendo a rimediare soltanto una dolorosa puntura, localizzata sul sedere!

 

Abbronzatura integrale (**1/2)

Una ragazza prende il sole, completamente nuda sul balcone, sino a quando decide di interrompere la tintarella per suonare alla porta della sensuale vicina di casa, felicemente sposata, domandando di spalmarle un pò di crema solare. 

 

Porta a porta (**1/2)

Un venditore di libri porta a porta, fiero di esibire a una bella casalinga le opere di Thomas Mann, durante l'esposizione dei testi per distrazione fa cadere un'altra valigia, contenente riviste pornografiche. La donna si mostra interessata ad acquistare tutti gli articoli, solo dopo aver messo in pratica qualche posa intravista tra le pagine dei giornali piccanti.

 

L'epilogo, insolitamente positivo, riprende la vicenda narrata nel primo episodio: il marito di Gisela, tornando a casa, sospetta che la moglie abbia avuto una relazione extraconiugale con un idraulico presente nell'appartamento. Dopo una rissa, scopre che in effetti il bagno è allagato per via di un tubo rotto. Gisela, felice di saperlo geloso, abbraccia sorridente il marito.

 

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Ninfomania casalinga: mogli deluse, durante i lavori domestici 

 

Un incipit surreale e grottesco rende conto del tenore etico ed estetico che pervade il lungometraggio: donne nude in cucina mentre operano sui fornelli, mentre usano l'aspirapolvere o mentre stirano; ancora più nude quando lavano i piatti, frullano uova o puliscono le scarpe dei mariti. Che strana concezione del matrimonio deve avere avuto Manfred Purzer, accreditato sceneggiatore dell'ennesimo "report" tedesco prodotto da Wolf C. Hartwig e diretto, ça va sans dire, da Ernst Hofbauer. Undici racconti che hanno la consistenza di una barzelletta, perfetti per un film pornografico, un pò meno per una commedia. Tra l'altro inframmezzata dalle solite interviste per strada, effettuate da un cronista credibile quanto Bruno Vespa nella burlesca imitazione di Giampaolo Fabrizio. Se si riesce a sopportare questo "femminismo" di maniera, visto e trattato esclusivamente con la messa in scena di stereotipati luoghi comuni, Ninfomania casalinga finisce per essere comunque divertente o, se non altro, appagante per la vista. È interpretato da attrici poco famose, alcune molto belle, in situazioni caricaturali ma d'effetto: Marlene Rahn si contorce come un'anguilla al centro massaggi; Karin Götz corre nuda in mezzo al bosco, inseguita dal sorpreso amante della madre; Marianne Sock si spoglia in cucina durante un party, lasciando aperta la porta; Astrid Frank fa di tutto, assumendo pose provocanti, per sedurre il ginecologo; la sinuosa, burrosa, Ina Bauer, dai capelli rosso fuoco, si lascia sculacciare come una bambina.

 

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Ninfomania casalinga: Ina Bauer e Karel Otto

 

Si potrebbe scrivere un libro sul pietoso "finto moralismo", sulla patetica pretesa di verosimiglianza enunciata dal formato di documentario, sull'emancipazione della donna (mise-en-scène sfruttando con abbondanza dettagli anatomici e con costante esibizione dell'epidermide di sinuosi, muliebri, corpi), alla base della maggior parte dei reportage tedeschi. Certo è che pellicole come questa finiscono per avere un loro carisma, riuscendo a divertire il pubblico in funzione della poca serietà che sta alla base dei testi. In maniera inversamente proporzionale, così come narrativamente Ninfomania casalinga offre pochissimo (e quel poco è tutto da dimenticare), da un punto di vista tecnico Hofbauer mostra di possedere un certo talento, amplificato dal contributo del compositore Gert Wilden - autore della vivace colonna sonora - e in particolar modo dai sofisticati punti macchina e dalla professionale fotografia del cineoperatore Giorgio Tonti, tecnico al fianco di Hofbauer anche in occasione di altri due cult del filone pruriginoso a matrice teutonica: Le milionarie dell'amore: prostituzione oggi (1970) e Divagazioni delle signore in vacanza (1971). Tonti, sulla scena in veste di direttore della fotografia dal 1967 (Un colpo da re, diretto da Angelo Dorigo e scritto da Mario Colucci, regista di Qualcosa striscia nel buio), oltre a frequentare set scollacciati tedeschi, collabora al tormentato Don Quixote (1972) di Orson Welles, a qualche poliziesco italiano (Squadra volante uccidete... senza ragione, 1973) e a un'altra ventina di pellicole, l'ultima delle quali è del 2020: Anna Rosenberg, film interpretato da Claudia Gerini e diretto da Michele Moscatelli. Per la cronaca, il titolo originale di Ninfomania casalinga Der neue heiße Sex-Report: Was Männer nicht für möglich halten - è traducibile come "Il nuovo rapporto sul sesso bollente: ciò che gli uomini non pensano sia possibile".

 

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Curiosità 

 

Il manifesto originale tedesco (foto sopra) rappresenta correttamente il tema di un episodio (quello del portalettere), ma l'attrice che compare in primo piano (Elke Boltenhagen), non è presente nel film.

 

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Ninfomania casalinga: scena 

 

Critica [1]

 

"È la solita pseudo-inchiesta tedesca, con sedicenti psicologici che rilasciano deliranti dichiarazioni sulla crisi della coppia come pretesto per sciorinare pesanti barzellette da birreria; ci sono le sfaccendate che seducono il fattorino del negozio, c'è l'isterica che mugolando salta addosso al massaggiatore, la ragazzina che soffia l'amante alla madre, la brava moglie che si innamora di un amico del marito perché è gentile e le apre la portiera della macchina, e così via da un luogo comune all'altro. L'aspetto più irritante di questo Ninfomania casalinga, costruito verosimilmente con gli spezzoni di chissà quanti resti di magazzino, è costituito dal tono sentenziato e pseudo-femminista del commento, che contrasta singolarmente con la malinconica parata di donne-oggetto spogliate. La morale del film, d'altronde, si riduce al fatto che per evitare le crisi coniugali basta portare la moglie al night."

(Renato Palazzi) [1

 

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Ninfomania casalinga: Marlene Rahn

 

Visto censura  [2]

 

Il 10 dicembre 1977, con v.c. n. 71231, Ninfomania casalinga ottiene il via libera per la distribuzione nelle sale cinematografiche senza imposizione di tagli, anche se la cronologia degli episodi, nell'irrecuperabile edizione italiana, potrebbe essere sensibilmente differente da quella originale qui recensita.

Dal verbale allegato al nulla osta: 

"(La commissione) esprime parere favorevole alla (...) proiezione in pubblico, con divieto della visione per i minori degli anni 18 data la ricorrenza di numerose scene di nudo femminile ed erotiche, il tutto controindicato alla particolare sensibilità dei predetti minori."

 

Sinossi riportata sul verbale allegato al visto censura:

"È un'inchiesta portata a termine in Germania sulle casalinghe: il problema dell'uguaglianza dei sessi e dell'emancipazione delle donne viene portato alla luce, in questo film che rivela tutti i particolari dei rapporti tra moglie e marito. I tradimenti di cui solo la donna era succube, sono ribaltati. E così, finalmente, in Germania la lotta portata avanti tra molti vicissitudini è finalmente vinta."

 

Metri di pellicola accertati: 2750 (circa 100' in proiezione cinematografica).

 

 

NOTE

 

[1] "Esotici, erotici, psicotici - Il peggio degli anni Settanta in 120 film" (CuePress), pag. 52 - 53.

Recensione pubblicata inizialmente su "Il Corriere della Sera", al tempo dell'uscita nelle sale cinematografiche.

 

[2] Dal sito "Italia Taglia".

 

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Ninfomania casalinga (1971): locandina

 

"Capisco abbastanza bene i miei genitori. Pensano a una moglie come a un lusso che un uomo si può permettere solo quando si guadagna da vivere bene. È un modo di vedere il rapporto matrimoniale che non mi convince affatto, perché considera una moglie come una prostituta, con la sola differenza che la prima, grazie al rango sociale più elevato, è in grado di procacciarsi un contratto con un uomo che le dura tutta la vita."

(Albert Einstein)

 

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F.P. 22/03/2022 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 92'28")

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