Regia di Maurizio Zaccaro vedi scheda film
Un film forse fin troppo didascalico ma che permette comunque di approfondire la vita di quella che fu la prima direttrice donna di un museo in Italia, ma soprattutto la salvatrice di numerosi ebrei durante il secondo conflitto mondiale
Ci sono film che, pur se deboli in quella che si può definire l'arte del fare cinema, rivestono comunque un ruolo per il fatto di accendere i riflettori su personaggi ai più sconosciuti, ma le cui storie sono comunque degne di essere raccontate. E' questo il caso di "Fernanda", dove una professionale ma fin troppo algida Matilde Gioli interpreta quella che fu la prima direttrice donna in Italia di un museo (l'Accademia di Brera). Pur se il film è fin troppo didascalico, come spesso accade ai lavori biografici trasposti in versione cinematografica per il cosiddetto grande pubblico, il film comunque da un quadro preciso e lucido della vita di una donna che, grazie alla sua caparbietà, non solo permise di salvare numerose opere d'arte durante i bombardamenti di È
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