Regia di Allen Hughes, Albert Hughes vedi scheda film
L’indagine sul serial killer più famoso di sempre costituisce la ghiotta occasione per fare un bel tuffo del passato, per immergersi nell’insalubre clima dell’Inghilterra vittoriana di fine ‘800.
Così, uno scorcio di vita nei bassifondi: un assaggio delle esalazioni allucinogene di bohemiana memoria: una fugace occhiata ai teatri della scienza medica (così come alle anticamere dei palazzi del potere) delineano il contesto ideale per rievocare la storia del leggendario criminale. Una storia che vede tingersi di rosso acceso le fosche, notturne e “maledette” atmosfere della City.
Perché nella Londra vittoriana di quel periodo malcostume e decadenza morale inficiano il buon nome della nazione inglese e della monarchia. Un efferato, misterioso seviziatore si arroga, dunque, il diritto di mondare le strade della capitale dai peccati di un semplice “artista francese” (nonché quelli di una città tutta).
Film complessivamente gradevole (nei limiti del possibile, visto l’argomento). Ha un discreto ritmo (benchè il montaggio delle prime sequenze non sia particolarmente efficace), riesce a instillare il giusto livello di tensione e curiosità per la rivelazione della identità del serial killer e non si fa neanche mancare una buona dose di richiami a più o meno sofisticate teorie complottistiche (sempre interessanti).
Niente di speciale. Niente che non si sia già visto (almeno a livello scenografico). Ma lo “spettacolo” è di sicuro garantito.
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