In un quartiere della Vienna infelix è un fine settimana d'estate particolarmente caldo. Il signor Hruby, rappresentante di sistemi d'allarme, passa tutto il suo tempo in macchina. A sorpresa gli viene chiesto di indagare su alcuni atti di vandalismo. Anna, che passa tutto il suo tempo nei parcheggi dei supermercati, è una provocatrice nata. Claudia fidanzata con Mario è costretta a sopportare la sua gelosia e le sue esplosioni di violenza. L'ingegner Walter ha in programma di festeggiare le sue nozze d'oro, ma non con sua moglie. Il greco e la sua consorte vivono insieme ignorandosi, fino a che... La serata di una donna finisce in eccessi e violenze.
Note
Alcuni dei personaggi delle sei microstorie che sfilano una accanto all'altra e dentro le inquadrature richiamano nei dialoghi, nelle piccole manie quotidiane l'estetica di un cinema catalogo, di un cinema affresco alla Hieronymus Bosch del mondo. Non stupisce, allora, che il regista abbia girato ottanta ore di materale e abbia costruito il film con un montaggio molto laborioso. Minimalismo né impudico né compiaciuto, su un'umanità tenuta sotto scacco. Ogni mossa, ogni tentativo di conversazione, ogni gesto, ogni pugno e ogni carezza sono inutili: la partita, comunque, è persa. I disperati rapporti di forza (teorizzati da Fassbinder) non riguardano più il sesso, ma la carne anonima. La paura non mangia più l'anima, becchetta il corpo. Il film ha vinto il Gran Premio della Giuria alla 58ª Mostra del Cinema di Venezia.
Film brutto come pochi altri, senza capo né coda, pieno di scene inguardabili infarcite di inutile violenza. Due ore buttate via. Voto: il più basso possibile (2023)
Nel secondo lungometraggio di finzione del regista austriaco, l'emergere di istinti primordiali sotto la patina di una civiltà occidentale che della bellezza, della fierezza e del progresso di cui risuona l'inno nazionale nella sua beffarda parodia finale sembra non conservare più alcuna traccia.
La canicola agostana di un fine settimana nella periferia viennese fa da sfondo ad una serie di vicende segnate da squallore e violenza domestica, ma anche dai risvolti inaspettati di una tenerezza familiare che cova sotto le ceneri del rancore e della solitudine.
Sotto la patina della cività occidentale
L'ostensione senza veli dello squallore di corpi stesi al… leggi tutto
Il lato oscuro della borghesia, ovvero le sue degenerazioni a sfondo sessuale, messe in luce dall'abbagliante grigiore dell'estate nelle periferie suburbane centroeuropee. Un "Sole negli occhi" collettivo, replicato al ritmo in cui si ripetono, lungo le file di villette a schiera, le stesse inconfessate frustrazioni private. leggi tutto
Quando il "cattivismo" fa più danni del buonismo...E' il caso di "Canicola", morboso affresco di violenza e perversioni assortite nello scenario insolitamente torrido dell'estate austriaca. Due ore di noia, di cose viste e straviste, di provocazioni sterili, di prevedibile sarcasmo: un gioco al massacro telefonato e infantilmente sadico. Film vecchio e superato (non avrei mai pensato di… leggi tutto
E a Cogne e Garlasco: muti.
La cronaca. Il tribunale di Taranto, con un provvedimento d’urgenza, ha bloccato la messa in onda prevista per domani su Disney + di «Avetrana – Qui non è…
La canicola agostana di un fine settimana nella periferia viennese fa da sfondo ad una serie di vicende segnate da squallore e violenza domestica, ma anche dai risvolti inaspettati di una tenerezza familiare che cova sotto le ceneri del rancore e della solitudine.
Sotto la patina della cività occidentale
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“The Strange Thing About the Johnsons”, il mediometraggio (29') scritto e diretto da Ari Aster, suo lavoro d'esordio (è la tesi di laurea per l'American Film Institute) del 2011, cui…
Un austriaco? Detto con voce vellutata e suadente potrebbe accompagnare l'offerta di un lussurioso cioccolatino, una Palla di Mozart per esempio. Le stesse… segue
La canicola estiva mette a nudo - in senso letterale ma anche metaforico - un'umanità austriaca alienata, bolsa, triviale, belluina, ritratta con occhio algido e inquadrature di geometrica perfezione da un regista che ne enfatizza l'obbrobriosità attraverso la rappresentazione di corpi tozzi, deformi, rugosi, caratterizzati da una sgradevolissima pinguedine. Un'autostoppista…
Quando il "cattivismo" fa più danni del buonismo...E' il caso di "Canicola", morboso affresco di violenza e perversioni assortite nello scenario insolitamente torrido dell'estate austriaca. Due ore di noia, di cose viste e straviste, di provocazioni sterili, di prevedibile sarcasmo: un gioco al massacro telefonato e infantilmente sadico. Film vecchio e superato (non avrei mai pensato di…
Periferia "seriale" di Vienna, villette, piscine, villette e pance bianche sotto un sole implacabile, qui si aggira un'umanità dispersa, piccole storie, silenzi, esplosioni di violenza, lividi. Un film dalle inquadrature hopperiane, gelido nonostante il sudore, sgradevole, difficile, affascinante. Due ore dentro un acquario, che è poi la vita.
Recensione col vecchio nickname Titanic900: "Curioso, è vero ed anche molto strano...però anche troppo discontinuo, le storie s'intrecciano ma non s'intrecciano, non c'è quasi niente che le accomuni, tranne la follia. un film acerbo."
In un quartiere residenziale poco lontano da Vienna, tra villette con piscina e condomini incolori, i giorni della canicola si trasformano in quelli dell'abbandono per i suoi residenti che sembrano tutte vittime di un incubo a occhi aperti oltre che di un'inusitata volontà di fare libero sfoggio delle proprie più insane perversioni. Scene di giardinaggio si intrecciano con…
Prendendo spunto da una bella playlist di Peppe Comune proviamo a rilanciare il tema "urbanistico" delle periferie nel cinema. Ma attenzione: periferia non è provincia. Per avere una periferia ci vuole una città, una…
(....). L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà ; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci…
Ormai lo sapete bene: i collegamenti delle taglist devono essere tematici. E quale tema più azzeccato, in questo momento, dell'estate? Caldo, quindi. E vacanze naturalmente: sole, spiagge, mare. Ma non solo: prima di…
Canicola di Seidl è una esperienza di analisi dell'esterno talmente acuminata e precisa da bucare l'ideale membrana di separazione con l'interiorità delle persone mostrate; il dolore è onnipresente, in ogni circostanza, anche quella più apparentemente tranquilla. La messinscena di Seidl non arretra mai, non ha paura, mostra con assoluto distacco, non vuole manipolare lo spettatore; lo…
Il lato oscuro della borghesia, ovvero le sue degenerazioni a sfondo sessuale, messe in luce dall'abbagliante grigiore dell'estate nelle periferie suburbane centroeuropee. Un "Sole negli occhi" collettivo, replicato al ritmo in cui si ripetono, lungo le file di villette a schiera, le stesse inconfessate frustrazioni private.
Accozzaglia sgangherata di scenette insulse, con l'unico tema comune della violenza associata al sesso. Ma non c'è nemmeno perversione: nessuno in effetti gode, i personaggi sembrano piuttosto automi e la stanchissima mano del regista (inquadrature infinite, scene di svariati minuti per alcuni secondi di dialogo e azione) banalizza un prodotto già di per sè presuntuosamente vacuo. Tronfio…
"Idioti" di Von Trier non centra con questo film. Meglio Seidl di Hanecke, il quale lo ritengo più "furbo" dal punto di vista narrativo (vedi il pur buono "Funny Games".
Questo film di Seidl mostra come persone normali, con i propri problemi e i propri incubi, si dimostrino ciniche e perfide, il tutto coperto dall'apparente, rassicurante e calma vita della periferia "per bene" austriaca.
Di…
Essere soli è noioso solo per fare la spesa.
Non vendono abbastanza confezioni singole di roba.
Come quando compri i sughi pronti da mettere nella pasta.
I barattoli sono troppo grossi e una volta che ne hai…
d'accordo cn chi ha ricordato 'idioti' guardando questo film.
anche a me l'associazione, gia dopo pochi minuti, è scattata subito.
in realtà sno rimasto un po deluso da questo 'canicola'. l'ho trovato troppo lento e descrittivo, a tratti un po irritante, e poco propositivo.
ho sentito parlare poi di un termine come 'trasgressivo' per questo film: mah, io di trasgressivo qua dentro non ci ho…
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Commenti (5) vedi tutti
Film brutto come pochi altri, senza capo né coda, pieno di scene inguardabili infarcite di inutile violenza. Due ore buttate via. Voto: il più basso possibile (2023)
commento di robynestaNel secondo lungometraggio di finzione del regista austriaco, l'emergere di istinti primordiali sotto la patina di una civiltà occidentale che della bellezza, della fierezza e del progresso di cui risuona l'inno nazionale nella sua beffarda parodia finale sembra non conservare più alcuna traccia.
leggi la recensione completa di maurizio73Canicola:rappresenta rappresenta il periodo del maggiore caldo estivo. Peccato che tutto questo caldo mi abbia fatto addormentare.
commento di slim spaccabeccoVOTO 5 troppo strano e troppo lungo
commento di arcarsenalMiserie, umiliazioni, squallori quotidiani, ma alla lunga i toni si fanno ripetitivi e ad un certo punto il film sembra interminabile.
commento di movieman