Espandi menu
cerca
L'uomo che non c'era

Regia di Joel Coen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

atomzombie

atomzombie

Iscritto dal 18 aprile 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 34
  • Post 3
  • Recensioni 240
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'uomo che non c'era

di atomzombie
10 stelle

The Man Who Wasn't There

 

 

Il suono caldo, profondo e malinconico di una voce fuoricampo ci accoglie durante le primissime immagini in B/N di questo bellissimo noir firmato Cohen; è quella del protagonista Ed Crane, un triste barbiere cinquantenne, riservato e di poche parole, con un matrimonio ormai prosciugato dagli anni e senza passione. (Non che ce ne fosse mai stata molta direbbe Ed).

Questa voce sarà la nostra guida, e ci porterà per mano lungo il difficile, inverosimile e grottesco cammino, che il nostro barbiere sarà costretto a percorrere; riuscendo a farci immedesimare del tutto, e portandoci nei profondi meandri della sua mente, infettata dai risultati di una vita vissuta passivamente.

Cresce così in noi un fastidio difficile da descrivere, davanti alla glaciale calma di Ed, quasi un'indifferenza, che manifesta anche davanti alla più fatale delle prospettive. Senza paura ne rimpianti, fiero di avere almeno tentato.

Questo personaggio è davvero complicato, e conoscerlo un po' alla volta attraverso i suoi occhi, la sua voce e le sue sensazioni è davvero affascinante ed emozionante.

 

 

Ed: - Frank, i capelli... ti fai mai delle domande?

Frank: - Che vuoi dire?

Ed: - Non lo so... è che continuano a spuntare, continuano a crescere...

Frank: - Già per nostra fortuna! Non ti pare?

Ed: - No, non capisci, continuano a crescere... sono parte di noi... e noi li tagliamo e li buttiamo.

 

Più di una sono queste riflessioni esistenziali che, nella loro stravaganza e assurdità, sono riuscite a colpirmi veramente e a farmi pensare;

 

La scena dell'incidente è qualcosa di poetico e meraviglioso, girata con fantasia e originalità.

Ed:

Il tempo rallenta prima di un incidente... perciò ebbi il tempo di pensare.

Pensai a quello che una volta mi aveva detto un becchino.

Che i capelli crescono ancora... per un po', dopo che muori.

E poi si fermano.

Mi chiesi... cos'è che li fa crescere? È come la terra per le piante? E cos'è che a un certo punto abbandona la terra? L'anima? E quand'è che i capelli capiscono che se n'è andata?

 

Fotografia da Oscar, indispensabile per immergersi nelle atmosfere anni '50.

Tra i capolavori dei Cohen

 

VOTO: 10

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati