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L'uomo che non c'era

Regia di Joel Coen vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su L'uomo che non c'era

di Carlo Ceruti
10 stelle

Di certo è uno dei prodotti più interessanti realizzati dai Coen nell'ultimo decennio. In un bianco e nero fosco e cupo, che forse sta a simboleggiare il grigiore del destino e della vita, si aggira l'aiutobarbiere Billy Bob Thornton. Un uomo angosciato ed introverso, insoddisfatto del suo matrimonio e del suo lavoro. Un giorno pare trovare il modo di uscire dalla "routine esistenziale" investendo 10000 dollari nel lavaggio a secco. Innescherà così una reazione a catena che lo distruggerà.
"Più guardi e meno sai" afferma convinto Tony Shalhoub in una scena del film ed il significato finale è proprio questo. Per quanto noi ci sforziamo di capire la vita ed il destino, non riusciremo mai a capirla per intero e l'uomo appare così soggiogato da un fato inspiegabile e spesso crudele a cui non si può porre rimedio. Difatti il protagonista tenta di uscire dalle strette mura che segnano il confine della sua vita ed il destino lo punisce severamente e, nonostante tutto, egli finisce con l'accettare questa punizione. Perché, come dice Thornton nel finale, "la vita è un labirinto, ma quando lo si osserva da vicino, si prova un senso di pace". Egli accetta così le sue sfortune e le sue disgrazie quieto, perché sa di essere impotente, tollera il più atroce pessimismo col sorriso sulle labbra. La sua unica spiegazione è che tutto è ispiegabile perché "più guardi e meno sai". Solo una cosa è certa, non c'è via di fuga.
Thornton è magnificamente in parte. Col suo viso impietrito e monolitico, riesce ad esprimere tutta la sofferenza del suo essere ed a comunicare col suo sguardo duro e le sue rade parole, tutta l'inquietudine che cela dentro di sé. Riesce così ad esporre il malessere che prova attraverso la negazione e la finzione che tutto vada bene. Coen dirige sempre magistralmente e si lascia volentieri trascinare da un estro acuto e visionario.
Insomma "L'uomo che non c'era" è un film che eleva l'inspiegabilità a spiegazione razionale. Che tramuta il pessimismo e la crudeltà in pacificazione col mondo. Che inizia come thriller/noir per poi virare improvvisamente al dramma esistenziale, sorprendendo chi guarda più e più volte. E non è affatto cosa da poco.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3

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