Regia di Neri Parenti vedi scheda film
“Merry Christmas” è forse meno peggio di “Bodyguards”, il pacco natalizio (sì, c’è un doppio senso) della ditta Parenti/Boldi/De Sica: è più costruito, meno episodico, strappa qualche risata in più. Ma come è ormai consuetudine di questo ventennale divertimentificio, la volgarità è di grana grossa e le gag oscillano tra la fase orale e quella anale (una giacca sporca di vomito e un piercing proprio in quel punto là, dove fa più male, la fanno da padroni). L’ambientazione ad Amsterdam è insolita e piuttosto incongrua, d’altronde il film doveva svolgersi a New York ma dopo l’11 settembre recarsi laggiù a fare i buffoni è sembrato indelicato. De Sica, nei panni di un pilota d’aereo bigamo, scimmiotta un po’ l’Arlecchino servitore di due padroni, un po’ il glorioso papà che trascorreva le feste comandate con due famiglie diverse: appare inadeguato in entrambi i casi. Le risate sono quasi tutte dovute a Boldi che parla in romanesco con l’indesiderato genero: l’attore è bravo ma lo spessore è quello di uno sketch televisivo. I Fichi d’India suscitano almeno in chi scrive emicranie, orticarie e dolori al basso ventre non appena compaiono in scena: se Benigni riuscirà a sdoganarli si meriterà, dopo l’Oscar, il Nobel.
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