Regia di Neri Parenti vedi scheda film
"Vedo un cenone natalizio in cui viene servito un tacchino gigante, dal cui culo sbuca fuori all'improvviso la testa di quello più brutto dei Fichi d'India!", ecco come nascono le sceneggiature dei film di Boldi e De Sica. Qui tutto ruota attorno a tre o quattro idee (stantie ed oscene, peraltro), fra cui quella di De Sica che si divide fra due donne e quella di Boldi che combina disastri: insomma, a nessuna idea. I due comici sono in questo capitolo affiancati dai Fichi d'India (bravi in televisione, penosi in questo contesto), Enzo Salvi (discutibile in entrambe le situazioni, eccessivamente legato a un personaggio fastidioso e ripetitivo), il modesto Biagio Izzo, la tettuta Folliero (occasione unica per ammirarla su pellicola - e per fortuna: molto meglio i calendari, dove non parla) e da un altro paio di tope che fanno sempre comodo (la bionda Paula Vazquez e Sarah Calogero, per descrivere la quale non esistono parole, ma forse la matematica può venirci in aiuto quando ci illustra il concetto di 'più infinito'). Si sarebbe potuto chiamare 'Natale ad Amsterdam', ma il produttore (De Laurentiis) deve aver pensato che il nome della capitale europea del vizio poteva turbare il benpensante e probo pubblico dei cinepanettoni, ed è senz'altro così che si deve essere ripiegato su un titolone classico e magniloquente come questo. Invece paventare la messa in scena di un incesto bello e buono fra gli adolescenti fratelli Trivellone è certamente un espediente ingenuo e chic. Complimentoni a tutti!
Natale ad Amsterdam per due italiani, uno bigamo e l'altro in vacanza con l'odiato genero. Serie di disavventure per ciascuno dei due, nonchè per entrambi insieme quando, per una coincidenza (salgono entrambi sullo stesso taxi), si conoscono.
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