Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
L’incursione italiana, di basso rango e abbastanza caciarona, nella sofisticata Londra, tra uomini damerini e donne chic. Li dove il denaro fa salire la considerazione, di certo un "poveraccio" che vi si è trasferito per far fortuna o, peggio, in cerca di lavoro, non è visto con gli stessi occhi di chi è arricchito già di suo. La commedia di Carlo Vanzina si gusta con piacere, salvo incursioni romanacce volgari che infastidiscono perché troppo colorite e poco utili alla trama, dove si alternano risate e qualche riflessione. In parte Enrico Brignano, spesso eccessivo Giampaolo Morelli, troppo sopra le righe tanto da sbavare in varie occasioni. Numerose le donzelle (come sempre nei film di Vanzina) bellissime ma di bassa fattura recitativa. D’impatto la presenza di Rupert Everett che attira(va) più per il nome che per le capacità attoriali insufficienti, anzi del tutto inesistenti, ha tenuto la stessa espressione per tutta la durata e poi, recentemente, ha anche avuto il coraggio di dire che a Hollywood non lo fanno lavorare perché omosessuale. Gli consiglierei di farsi un bell’esame di coscienza e ammettere che, in realtà, non lavora perché c’è chi è più capace di lui. Detto questo, in conclusione, una pellicola leggera e simpatica, che intrattiene ma non si distingue, la qualità è piuttosto scarsa, soprattutto a causa del cast poco professionale ma, sinceramente, ho visto di peggio.
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