Regia di Enzo D'Alò vedi scheda film
AD ENZO D’ALÒ SI DEVE SICURAMENTE LA RINASCITA DELL’ANIMAZIONE IN ITALIA. PRIMA CON “LA FRECCIA AZZURRA”, il capolavoro del 1996 con le musiche di Paolo Conte, e successivamente nel 1998 con il successo de “La Gabbianella e il Gatto”, Enzo D’Alò ha dato un enorme scossone all’addormentato mondo dell’animazione italiana, che da quelle date ha cominciato a riprendere la sua attività a pieno ritmo.
E il Natale 2001 ci presenta il nuovo e atteso film d’animazione di D’Alò: “Momo. Alla conquista del Tempo”. Tratto dal romanzo omonimo dello scrittore tedesco Michael Ende, l’autore de “La storia Infinita”, la pellicola racconta la storia della dolce e timida bambina Momo e delle sue incredibile avventure per sconfiggere i Signori Grigi, una banda di diabolici esseri che ha lo scopo di rubare il tempo degli uomini.
Coraggiosa e azzeccata la scelta di affidare il commento sonoro di questa “parabola” sul valore del tempo, che se speso male ci allontana dai veri valori della vita, alla musica rock di Gianna Nannini, che bene ha saputo cogliere l’atmosfera magica e sospesa del film creando suoni e parole (con il contributo della scrittrice “maledetta” Isabella Santacroce) che non si limitano a fare da sottofondo alla storia, ma ne esaltano gli stati d’animo. Così come le voci di Giancarlo Giannini, Diego Abatantuono, Sergio Rubini, Neri Marcorè e della piccola Erica Necci regalano ulteriori emozioni alla storia della piccola Momo, che da crisalide introversa e timida si trasforma in una farfalla eroica e combattiva.
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