Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Ottimo debutto alla regia per Andrea Porporati sceneggiatore di vaglia suo lo script del film di Gianni Amelio Lamerica. Sole negli occhi un film molto personale e con uno stile introspettivo assolutamente fruibile per il pubblico. Marco/Fabrizio Gifuni introduce il film con la scena più importante l’omicidio del padre Gianni Cavina, il delitto non è un raptus di follia, ma è stato pianificato, covato e messo in atto dal figlio evidentemente rancoroso verso il padre che ha lasciato la moglie Delia Boccardo, per l’altra donna Cinzia Mascoli, nel ruolo di Maura, che aveva girato il famoso Viaggi di nozze con Carlo Verdone. Delia Boccardo va ricordata soprattutto per un film horror degli anni settanta, un vero cult per gli appassionati: Un fiocco nero per Deborah, indimenticabile la colonna sonora del maestro Nicola Samale, torniamo al nostro film però, l’assassinio viene perpetrato a Rimini nei giorni a ridosso del ferragosto, il giovane dopo il crimine va in una pensione a rifugiarsi, si mischia con i turisti in vacanza. Qui viene intercettato da un poliziotto Rinaldi/Valerio Mastandrea, che nutre forti sospetti su di lui, però capisce che non è un criminale comune, abituato a delinquere, ma un ragazzo fragile ed emotivamente instabile, un ragazzo entrato in una storia drammatica più grande di lui, molto bella la storia della ragazzina accanto a lui di stanza, che sta vivendo le prime cotte e simpatizza con lui Margherita Cenni acerba, ma molto brava, anche se poi non si hanno più riscontri di lei negli anni a seguire il 2001, naturalmente la ragazzina non sospetta minimamente che il suo vicino di camera è un assassino. Gifuni e Mastandrea sono molto bravi ad interpretare i loro personaggi, donando loro sfumature, che permettono di capire i loro caratteri. Un film molto apprezzabile e sincero, prodotto da Marco Risi, per SORPASSO FILM, bella la colonna sonora di Andrea Guerra, collaboratore di Ferzan Ozpetek, che sottolinea con delicatezza le scene più importanti del film, c’è anche la mitica I’ll will survive di Gloria Gaynor. A causa del flop al botteghino, il regista poi ha diretto nel 2007 Il dolce e l’amaro per il cinema e qualche tv movie, non ha fatto una grande carriera da regista, però per me Sole negli occhi rimane un’importante opera prima, molto personale e con un suo stile.Penso di essere stato uno dei pochi ad aver visto Sole negli occhi in sala, fui molto colpito da questo film, misurato nei toni e mi erano piaciuti tutti gli attori, anche quelli utilizzati per poche scene, come ad esempio Cinzia Mascoli, rivisto oggi a distanza di venti anni, mi è piaciuto ancora di più, anzi ne consiglio la visione agli amici di FILMTV
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