Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Per chi non partecipa ai chiassosi convegni dell'estate al mare, il mese di agosto significa il ritorno, indisturbato, alla sfera privata e intima. La solitudine fa rimbombare, tra le pareti domestiche, gli echi dei rancori, delle vendette a lungo covate, che ora possono approfittare della distrazione della gente per compiersi, nell'ombra dei caseggiati semivuoti. Il sole così diventa fonte di allucinazione, di seduzione, non soltanto per le masse trasognate e festanti della riviera romagnola, ma anche per il soggetto asociale, che vede i propri incubi ravvivarsi e ingigantirsi.
La sua prima grande interpretazione: assolutamente perfetta e trascinante.
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