Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Film angosciante.....troppo angosciante. In una Rimini di estate che non appare quella che sembra di solito, festosa, piena di vacanzieri, spiagge gremite, feste, balli, divertimento e relax, qui appare cupa, metropolitana, misteriosa. Il mistero più angosciante (che allo spettatore mistero non appare visto che sa bene ciò che è successo) è un bruttissimo, doloroso, inconcepibile delitto. La paura non è solo del protagonista ma a mio giudizio anche dello spettatore, una paura angoscinate, un pensiero che nausea, vorremmo non continuare a vedere il film, quello che è successo basta e avanza.....In secondo piano a mio giudizio il risvolto......che la polizia scopra o no l'assassino è di secondo piano, resta l'inquietudine della scena iniziale......che basta per farci riflettere e farci angosciare. Il resto è quello che doveva essere, anche se il dolore familiare solo a tratti è ben posizionato. Bravissimo il protagonista e Gianni Cavina, che fa pena alla grande. Era meglio vedere qualcosa di altro, il film lascia un senso di inquietudine e entra nel campo della cronaca quotidiana, ma soprattutto nella psiche umana, che come in questa pellicola veste i panni della reale paura.
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