Regia di Andrea Porporati vedi scheda film
Un padre e un figlio. Un tragico epilogo.
Forse il segreto di questo film sta proprio nella sua apparente normalità, descrivendo un quotidiano visto mille volte. La folla di una riviera in agosto non ci fa sospettare nulla del nostro vicino di ombrellone, ma quante storie si dipanano in una località affollata? E c'è proprio bisogno di spiegare, o di capire, o di giustificare la necessità di un gesto così tragico e definitivo come un parricidio? Non ci crede il padre, che suo figlio lo sta ammazzando. E non ci crede neppure il figlio, nella sua lucida follia. Ma possiamo pensarlo noi, quel motivo, quel grilletto che voleva a tutti i costi essere premuto, nella mente di Marco? È stato bravo il regista, a lasciarci così, senza sapere nulla di quel fatto "vergognoso" accaduto tanti anni prima. Proprio per non lasciarci la libertà di giudicare se "quel fatto" (e non un altro motivo) possa essere o no la causa di un gesto estremo. Bello, l'ho visto con piacere. Un pallido e bravissimo Gifuni, ancora molto giovane e una tenera e dolce Delia Boccardo mi sono piaciuti.
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