Francesca è un'attrice di successo che finisce in carcere per una vicenda di droga in cui l'ha trascinata la passione per un uomo sbagliato. La vita nel carcere è durissima e Francesca, dopo i primi momenti di smarrimento, cercherà di adeguarsi ai nuovi ritimi della sua giornata e alle sue compagne di cella.
Note
Il riferimento alla canzone di Totò è intenzionale in questo racconto di donne in prigione. Il film, tratto dalla vicenda carceraria di Gioia Scola che lo ha prodotto e cosceneggiato, non mette a fuoco i personaggi ed evita ogni conflitto drammaturgico. La regia assiste deconcentrata a questo quadretto da gattabuia.
Non avrei mai pensato che avrei detestato fino a questo punto un film di genere carcerario,genere che a me piace moltissimo.E lo dico anche dopo essermi sorbito i guappi d cartongesso,gli scugnizzi fuori tempo massimo e le sceneggiate chiagne e fotte di Merola,D''Angelo ed epigoni vari.Dopo i guappi ora arrivano le malefemmene,create dall'esperienza carceraria di un'attrice di terzo o… leggi tutto
Sicuramente è un film malriuscito,i personaggi sono tirati via e la regia lascia a desiderare.L'unica nota positiva sono le interpretazioni di Giovanna Mezzogiorno ed Angela Molina. leggi tutto
Vi sono film - come questo - che non vengono capiti dalla maggior parte dei critici e accettati dal grosso pubblico. Sono film che andrebbero rivisti con attenzione e approfonditi. Malefemmene non è un lavoro banale e superficiale, è un film garbato, misurato, senza sbavature ed eccessi. La storia poteva essere arricchita di colpi di scena, di personaggi odiosi: le secondine, per esempio. E… leggi tutto
Vi sono film - come questo - che non vengono capiti dalla maggior parte dei critici e accettati dal grosso pubblico. Sono film che andrebbero rivisti con attenzione e approfonditi. Malefemmene non è un lavoro banale e superficiale, è un film garbato, misurato, senza sbavature ed eccessi. La storia poteva essere arricchita di colpi di scena, di personaggi odiosi: le secondine, per esempio. E…
Bel film, la Mezzoggiorno cattura la scena ed è molto brava. La storia è banale, ma cosa si può fare in un carcere? Tuttavia serve a dipingere le persone. Il film, come il titolo, è concentrato sulle donne in carcere e vuole catturare la loro vita. Per me è riuscito bene e si lascia vedere con piacere.
Non avrei mai pensato che avrei detestato fino a questo punto un film di genere carcerario,genere che a me piace moltissimo.E lo dico anche dopo essermi sorbito i guappi d cartongesso,gli scugnizzi fuori tempo massimo e le sceneggiate chiagne e fotte di Merola,D''Angelo ed epigoni vari.Dopo i guappi ora arrivano le malefemmene,create dall'esperienza carceraria di un'attrice di terzo o…
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