Regia di Celine Song vedi scheda film
Un buon film, una bella storia, un po' di malinconia.
Classico film d’essai, per alcuni il migliore del genere per la stagione 23-24, ed è anche incredibilmente andato benissimo nei cinema, tipo in Italia dove arrivò al primo posto delle classifiche settimanali. Potenza del passaparola? Mah, credo di sì, perché racconta una bella storia, nella quale molti magari si saranno immedesimati, e che poi è la storia della regista, quasi pari pari. Bravissimi al solito gli attori, come capita di sovente per i film orientali che finiscono qua da noi; ma va ricordata anche una gran bella regia (ma veramente) e non si dimentichino le musiche, decisamente una colonna portante sonora. La storia è minimalista e nostalgica, parla di questa coreana di 12 anni che se ne va a vivere in Canada, con la famiglia. Attorno ai 24 anni ritrova in chat il bambino coreano che stava sempre con lei, in patria, ora ovviamente cresciuto e diventato un bel ragazzo; poi il tempo passa, si perdono di vista, fanno la loro vita, fino a quando lui viene a trovarla a New York, quando lei ha 36 anni ed è sposata. Un film a cui darò un 7; andò bene al botteghino, come detto, e fu acclamato dal grande pubblico, ma anche dalla critica, se è vero che poi venne candidato all’Oscar per il migliore film (e pure per la sceneggiatura). Interessante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta