Regia di Celine Song vedi scheda film
Past Lives è un film emotivamente struggente e intensamente malinconico sul senso dell'amore e sull'importanza e l'ineluttabilità delle scelte.
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All'età di dodici anni, Na Young e Hae Sung sono due potenziali futuri fidanzatini: lei, figlia di due artisti, è la prima della classe e aspira, da grande, a vincere il premio Nobel per la letteratura; lui, di origini umili, le sta sempre accanto, e la asseconda al punto di dispiacersi se lei piagnucola quando, per una volta, a scuola arriva seconda dietro di lui. Per impegni lavorativi dei genitori, lei si trasferisce a Toronto, dove il suo nome viene modificato in Nora Moon: Na Young esiste solo nei ricordi e nei sogni infranti di Hae Sung, che la cerca invano con il suo nome coreano fino a quando, dodici anni dopo, non è lei a cercare lui. E a trovarlo. Lei ora è a New York ed è una sceneggiatrice, mentre lui sta ultimando gli studi e non si è spostato da Seul. Per qualche giorno vanno avanti a messaggi e videochat su Skype forzando i rispettivi fusi orari. Quando, però, l'ipotesi di un incontro viene frustrata dal fatto che nessuno dei due può muoversi prima di almeno un anno, lei decide di interrompere la frequentazione. Con la promessa di ritrovarsi nel futuro. Quel futuro è altri dodici anni più avanti, quando, a trentasei, lei è ormai sposata da sette, e lui la contatta intenzionato a prendere il volo per New York.
Prima di procedere con il racconto in ordine cronologico, Past Lives si apre con un incipit nel tempo presente, e mostra questa donna coreana seduta in un bar tra un uomo coreano ed uno statunitense, con due voci fuoricampo che si interrogano su quali rapporti intercorrano tra i tre soggetti in questione. Questa scena, la regista esordiente Celine Song afferma di averla vissuta negli stessi termini, e da lì esser voluta partire per un racconto in buona parte biografico.
Diviso in tre segmenti che seguono l'ordine temporale degli eventi, Past Lives è un film profondamente personale ma al tempo stesso universale, perché capace di toccare corde intime in ciascun essere dotato di un cuore in grado di spezzarsi; un film emotivamente struggente e intensamente malinconico sul senso dell'amore e sull'importanza e l'ineluttabilità delle scelte, laddove ogni opportunità scartata diviene necessariamente perduta, con dietro una inevitabile coda di rimpianti e di dolore cagionato a sé e a chi suo malgrado è coinvolto: lui vede in lei il miraggio di un presente che vorrebbe ma non c'è, soffrendo per la frustrazione di un molteplice rifiuto, e lei a sua volta vede vivo il fantasma di un passato cui ha rinunciato ma che avrebbe potuto portarla a una diversa felicità, a una diversa condivisione, a una diversa vita.
Forse. Probabilmente. Chissà.
Vite passate.
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