Regia di Wang Xiaoshuai vedi scheda film
Ladri di biciclette alla pechinese:vidi questo film in un Festival e mi fece subito un ottima impressione nonostante una mia atavica idiosincrasia per molto cinema orientale.Il fatto che mi piacque molto è presto spiegato:questo film è ben più di un omaggio al De Sica di Ladri di biciclette pur richiamandosi assai poco nello stile al neorealismo italiano.Wang in una Pechino letteralmente invasa di auto e di smog(è una delle città più inquinate al mondo)parla di biciclette che ancora rappresentano il principale mezzo di locomozione per la maggior parte della popolazione.In una Pechino letteralmente dominata da grattacieli che rifanno il verso a quelli delle città americane Wang preferisce inquadrare temerariamente i vicoli spogli e ciottolosi,il dedalo di stradine che si dipartono da quelle principali di aspetto sicuramente più moderno che danno l'impressione di essere un mondo a parte pur incastonato a pochi metri dal progresso e dal traffico più devastante.E parla di due giovani Guo e Qin che hanno assoluta necessità della bicicletta ma per motivi assai diversi:il primo è un immigrato dalle campagne,ha trovato lavoro in una ditta di pony express che gli ha fornito la bicicletta detraendogli il costo dai primi stipendi,il secondo di una famiglia povera ha bisogno della bicicletta come status symbol per far colpo sulla ragazza dei suoi sogni.E accade che la suddetta bici venga rubata al primo e il secondo la ricompri in un mercato dell'usato.Tra i due si scatena una vera e propria faida per il possesso fino ad arrrivare dopo vari agguati,risse,prevaricazioni,tentativi d'accordo non riusciti a una transazione salomonica.La useranno entrambi a periodi alterni nella giornata....ma potrebbe anche non bastare...Un film vivo che sembra parlare più all'occidente che alla propria patria,in cui i ragazzini vanno vestiti come i rappers occidentali o hanno lo zainetto Spalding sulle spalle,in cui la fanno da padrone le risse da strada e le gang giovanili.In cui la bicicletta può essere inquadrata come simbolo di realizzazione o strumento di vita...ecco forse noi occidentali non saremmo così tenacemente attaccati a una bicicletta ma se sostituite alla bici una moto o un automobile l'equazione è perfetta.Molto bravi i due protagonisti,talenti in erba da far crescere nel modo migliore possibile....
il padre di Qin..non male
ok
non male
ottimo nella parte di Qin
l'oggetto del desiderio di Qin,molto carina
il tenace campagnolo ottima performance degna di una pellicola neorealista
regista da tenere assolutamente d'occhio
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta