Regia di Wang Xiaoshuai vedi scheda film
A parte il ritmo piuttosto “orientale”, il film “Le biciclette di Pechino” offre spunti interessanti e momenti avvincenti nel bene e nel male.
Vi si vede la Pechino di oggi, il contrasto tra la parte vecchia fatta di catapecchie fatiscenti e vicoli e la parte moderna “occidentalizzata” e caotica. Non è più la Pechino dove circolavano solo biciclette ma esse sono ancora un mezzo importante per la popolazione più povera che vi trasporta sopra le cose più impensabili come un frigorifero o un paio di materassi matrimoniali.
Il protagonista, Guo, è un giovane che viene dalla campagna, ingenuo e quindi vittima delle insidie cittadine ma terribilmente testardo. Il ragazzo trova lavoro come corriere espresso su una bicicletta che riesce a riscattare ma che poi gli viene rubata.
La trama gira intorno a questa bicicletta che per Guo è tutto costretto a contendersela con il suo coetaneo cittadino che la rivendica perché l'ha comprata all'usato. Questi pare più fortunato perché va a scuola e non ha bisogno di lavorare come il ragazzo di campagna ma in realtà vive in una casa fatiscente della vecchia Pechino e il padre non riesce mai a mettere da parte i soldi per comprargli questa benedetta bicicletta.
Si prova rabbia e tenerezza verso questi ragazzi che vivono una realtà frustrante anche se per motivi diversi, dove il mondo adulto è spettatore lontano e le dinamiche (amicizia, amore, gelosia, odio) sono le stesse di tutti gli adolescenti del mondo.
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