Guo ha sedici anni, viene dalla campagna e trova un impiego come fattorino per un'agenzia di recapiti. Per effettuare le consegne, il principale gli dà in prestito una mountain bike, con l'accordo che potrà riscattarla non appena avrà guadagnato 600 yuan. Dopo settimane di duro lavoro, a Guo viene rubata la bicicletta e per il ragazzo inizia una vera e propria odissea...
Note
In Cina, oggi, una bicicletta è ancora un bene di lusso, uno status symbol. Magari farà sorridere qualche occidentale, ma correre dietro a un ladro, da quelle parti, ha ancora un senso. Uno dei (tanti) motivi per andare a vedere questo autentico rifacimento del capolavoro di Vittorio De Sica, sta appunto nel sorprendersi basiti, nell'essere testimoni di un mondo che, seppur ravvicinato rispetto al passato, è ancora lontano e misterioso ai più. Wang Xiaoshuai, regista (classe 1966) della "sesta generazione", propone uno sguardo nudo e crudo della Pechino contemporanea, contrapponendosi nettamente al "tocco europeo" di autori della generazione precedente (come Zhang Yimou, per esempio). A Wang non piacciono i colori ricercati, le angolazioni eleganti, le atmosfere predilette dai frequentatori di festival. Prende la cinepresa e si butta nei vicoli, nelle strade, nei meandri di quella Cina non ufficiale che fa tremare i polsi ai politici (che infatti non gli hanno dato uno yuan). Una pellicola letteralmente indipendente, che grida con orgoglio la sua totale autarchia. Per fortuna a Berlino 2001 se ne sono accorti e lo hanno ampiamente premiato (Gran Premio della Giuria e Orso d'argento ai due impressionanti protagonisti).
A parte il ritmo piuttosto “orientale”, il film “Le biciclette di Pechino” offre spunti interessanti e momenti avvincenti nel bene e nel male.
Vi si vede la Pechino di oggi, il contrasto tra la parte vecchia fatta di catapecchie fatiscenti e vicoli e la parte moderna “occidentalizzata” e caotica. Non è più la Pechino dove circolavano solo biciclette ma esse sono ancora un mezzo… leggi tutto
Un film cinese di un autore che in patria non gode di particolari simpatie politiche, come spesso accade per i diversi autori importanti di questa nazione. L'amore che questo autore ha per il grande cinema lo si vede dalla scelta stessa dell'argomento che non facciamo nessuna fatica a riportarlo al cinema di De Sica e Zavattini tutto, e qui in particolare a Ladri di Biciclette.… leggi tutto
Teen-movies, quanti ne abbiamo visti! Molti associano il tema esclusivamente alle goliardate un po’ screw del genere American Pie, su cui non ho intenzione in questa sede di esprimere alcun giudizio. Esiste in…
Grande fascino in questi film...per aiutarmi a scegliere non proporrò due film dello stesso regista (anche se avrei potuto compilare la lista solo con film di Zhang imou e Kim Ki-duk)
Forte del successo (grazie! grazie!) dei due post-collezione di figurine della settimana scorsa (piscine e case in cui vivere), ci riprovo. Molto… segue
A parte il ritmo piuttosto “orientale”, il film “Le biciclette di Pechino” offre spunti interessanti e momenti avvincenti nel bene e nel male.
Vi si vede la Pechino di oggi, il contrasto tra la parte vecchia fatta di catapecchie fatiscenti e vicoli e la parte moderna “occidentalizzata” e caotica. Non è più la Pechino dove circolavano solo biciclette ma esse sono ancora un mezzo…
Finalmente anche qui da noi, nella cara provincia di Livorno, comincia a venire fuori un sole opaco e segnato dal dolore di cotanto tempo dietro alle nuvole grigie. Questo cambiamento di tempo mi ha spinto a riprendere…
Un film cinese di un autore che in patria non gode di particolari simpatie politiche, come spesso accade per i diversi autori importanti di questa nazione. L'amore che questo autore ha per il grande cinema lo si vede dalla scelta stessa dell'argomento che non facciamo nessuna fatica a riportarlo al cinema di De Sica e Zavattini tutto, e qui in particolare a Ladri di Biciclette.…
Tu mi piaci. Tu sei agile, sei snella e nervosa come la rondine e i caprioli; sei ebbra del più piccolo raggio di sole mattutino; tu sei felice di essere libera e di fuggire verso la campagna. Docile e viva…
a me e' sembrato molto + carina la parte del sentimento fra il ragazzo e la tipa che gli girava intorno,anche se il film in se' anche x il resto della storia emana 1 tranquilla aria di godibilita' e di paesaggi urbani cinesi sempre + in espansione e sempre + legati come alla fine da piccoli atti vandalici.voto.6.
Ladri di biciclette alla pechinese:vidi questo film in un Festival e mi fece subito un ottima impressione nonostante una mia atavica idiosincrasia per molto cinema orientale.Il fatto che mi piacque molto è presto spiegato:questo film è ben più di un omaggio al De Sica di Ladri di biciclette pur richiamandosi assai poco nello stile al neorealismo italiano.Wang in una Pechino letteralmente…
Rifacimento all'attuale del capolavoro di De Sica. Perde un po' del vigore e della bellezza del nostrano, ma non è tutto da buttare, come i due protagonisti ad esempio.
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Commenti (1) vedi tutti
VOTO 4 troppo noioso nella seconda parte
commento di arcarsenal