Regia di Giovanni Columbu vedi scheda film
Tratto da un romanzo di Maria Giacobbe, ha cambiato durante la lavorazione diverse cose già progettate, fidandosi del suo occhio al momento delle riprese ed ha fatto la cosa più che giusta; ha fatto parlare gli attori in dialetto al novanta per certo dei dialoghi, dando una verità che altrimenti sarebbe venuta a mancare e che noi spettatori possiamo apprezzare al massimo; ha poi dato una scansione diversa alle argomentazioni dei protagonisti, diversa da quella che aveva dato la scrittrice, polverizzando la storia in diversi rivoli che poi portano al risultato cinematograficamente giusto ed apprezzabile. Quello che colpisce non è la storia in sé stessa, ma è il racconto che non si può distinguere dai personaggi, avendo fatto un lavoro certosino di sceneggiatura e sapendo benissimo quale era lo scopo del racconto, riuscendo in pieno ad arrivare alla fine mantenendo le proprie idee, cosa non certamente facile con delle premesse simili, ma qui siamo in mano ad una regia che sa di cinema nei più oscuri angoli del racconto e malgrado gli indispensabili sottotitoli ci irretisce in discorso complesso di mentalità e storia. Chi ha detto che il film è poco cinematografico evidentemente non lo ha visto.
Una storia forte, ma quello che colpisce è il racconto che ne viene fatto e come viene fatto
Una regia davvero superba, peccato che dal 2001 non abbiamo visto altri film di questo interessante regista da tenere d'occhio
Attrice non professionista, ma che raggiunge il nostro cuore delle tenebre in maniera eccezionale.
Un volto che dice tutto e qui si tratat di direzione perfetta di attori
Il ruolo disperato della vittima
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