Regia di Óskar Thór Axelsson vedi scheda film
Tre escursionisti, su un ghiacciaio dell’Islanda, si imbattono nel relitto di un aereo militare nazista semi sepolto dalla neve. All’interno i cadaveri di diversi piloti tra cui uno con la divisa americana. Ellie scatta delle foto, gira un filmato e li invia alla sorella Kristin. Nel frattempo atterra un elicottero, scendono dei criminali che aggrediscono gli escursionisti, Ellie riesce a scappare ma perde il telefono.
Inizia la caccia al fuggitivo e nel contempo la ricerca della donna in possesso delle informazioni ricevute. In poco tempo Kristin viene rintracciata, cercano di ucciderla, lei fugge senza capire che cosa stia succedendo. Chiede allora aiuto e protezione a un noto professore di storia, suo vecchio spasimante. Insieme conducono delle ricerche per scoprire che cosa si celi dietro la misteriosa missione denominata “Operazione Napoleone”.
Aprile 1946. Un aereo militare partito da Berlino si schianta sui ghiacciai dell’Islanda. Viene cercato per tanti anni e da tanti, compresa dalla Cia, senza risultati. Ma qual era la missione di quel volo e cosa trasportava l’aereo? Tutto ciò verrà svelato in questo film, diretto dal regista islandese Oskar Thor Axellson, tratto dal best seller “Operation Napoleon” dell’autore Arnauld Indriason. Il cinema dei Paesi nordici sta attraversando un periodo di rinnovamento attraverso autori attenti a nuovi linguaggi e che privilegiano il genere thriller.
Il regista Oskar ci narra una storia di cospirazione internazionale che si snoda tra realtà e fantasia, tra cambiamenti climatici e affetti familiari, tutto ambientato tra i paesaggi ghiacciati dell’Islanda. Le aspettative per questo thriller sono un po’ disattese, i ritmi iniziali sono veloci ma calano man mano che il film scorre, alcune scene sono prevedibili anche se l’azione non manca. Una pellicola modello hollywoodiano apprezzata in patria.
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