Regia di Peter Farrelly, Bobby Farrelly vedi scheda film
A parte per il denaro, per molto, moltissimo denaro, non è chiaro perché mai i fratelli Farrelly, dopo i successi demenziali e sboccati di Scemo e + scemo, Tutti pazzi per Mary e Io, me & Irene avrebbero dovuto dedicarsi a un lungometraggio animato perbenista per famiglie come questo Osmosis Jones. Che, a volerla spiegare tutta, alterna le scene disegnate (in prevalenza quantitativa) con quelle girate con attori in carne e ossa; la differenza è netta: per quanto è vitale e scritta in maniera divertente e divertita la prima parte della storia, tanto è noiosa e convenzionale la seconda, quella con Bill Murray protagonista (a parte per il denaro, per molto, moltissimo denaro, non è chiaro perché mai Bill Murray…). Scritto da Marc Hyman (il cui maggiore successo sarà il soggetto, nel 2004, di Mi presenti i tuoi), Osmosis Jones non è nulla di geniale, ma è un prodotto discretamente realizzato che soffre le palesi cadute di stile nelle parti ‘dal vero’; niente parolacce, niente cattiveria, niente insulti alle minoranze: sembra strano, ma dietro alla macchina da presa ci sono i Farrelly bros. e un po’ questo lascia sconsolati. A testimoniare lo scarsissimo interesse – d’altronde pure abbastanza comprensibile – che questo film ha generato nei distributori italiani, il doppiaggio dei personaggi animati non ha richiamato alcun grosso nome, come al contrario avviene nell’edizione originale, in cui fra le voci impiegate ci sono quelle di Chris Rock, Kid Rock, Ron Howard e Laurence Fishburne. Fiaba di poca consistenza, ma molti mezzi, rimarrà un capitolo a sé all’interno della filmografia dei Farrelly. Per fortuna. 5,5/10.
Il guardiano dello zoo si ammala: un potentissimo virus, potenzialmente mortale, si è insinuato nel suo organismo. Le cellule si ribellano e uno scapestrato globulo bianco, insieme a un muscoloso antibiotico, sono incaricati di debellare il batterio.
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