Regia di Stéphan Castang vedi scheda film
Uno sguardo di troppo può costare caro...!
Che la Francia fosse una garanzia per la qualità cinematografica è una cosa ormai nota, specie nel cinema di genere quando si usa un’idea per parlare d’altro.
In questo caso VINCENT DEVE MORIRE,diStèphan Castang al suo esordio, racconta un thriller particolare con varie tinte di humor nero.
Vincent, un grafico pubblicitario di Lione e single, durante una giornata di lavoro viene selvaggiamente aggredito da uno stagista senza motivo. Tempo dopo viene di nuovo aggredito ferocemente mentre presenta un progetto. Dopo ancora viene quasi investito da un’auto. Il motivo? Sempre ignoto dato che gli aggressori non hanno memoria dell’accaduto. Dopo aver consultato uno specialista e avendo capito che la violenza improvvisa è causata dal contatto visivo, semplicemente guardandosi negli occhi, Vincent decide di vivere il più isolato possibile. Entrerà in contatto tramite blog con altre persone col suo stesso problema che lo consiglieranno di attrezzarsi per difendersi e adottare un cane per il pericolo. Chiaramente la storia svolterà con l’incontro con una cameriera di un fast food con la quale condividerà questo problema e di cercare di capire la natura del fenomeno.
Parto dai difetti. Alcuni rapporti tra i personaggi sono o poco approfonditi o troppo frettolosi, ma soprattutto la domanda nasce spontanea. Se basta che uno ti restituisca lo sguardo per venire aggredito fino ad ammazzarti, cosa sarebbe meglio indossare dunque?! I Blues Brothers avrebbero risposto ridendo…
Tolti questi il film vive di una bella tensione con una musica che la accompagna ben bene. La violenza è notevolmente spinta con scene anche splatter che non risparmiano nemmeno i bambini e persino le immersioni nella merda. In alcuni punti l’ironia tocca dei bei livelli nonostante le scene particolarmente non proprio felici come l’inseguimento di massa dal supermercato che quasi ricorda Romero e Craven. Si mantiene un giusto alone di mistero sulla causa di tale isteria, ma ci si concentra di più sugli effetti e le conseguenze che vanno a ribaltare. Inutile dire che nel film si va’ a parare sugli episodi di violenze ingiustificate sia in Francia che nel mondo, nell’individualismo e nell’ipocrisia di alcune aziende che pur di salvarsi la faccia evitano certi scandali cercando di non far sporgere denuncia dalla vittima e quasi giustificando il reo.
Certo non è un film eccezionale, ma nella messinscena mantiene una bella eleganza anche smorzata con tocchi passionali e divertenti sparsi qua e là.
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