Samuel viene trovato morto, sepolto nella neve fuori dallo chalet isolato dove viveva con la moglie Sandra, scrittrice tedesca, e il figlio di 11 anni non vedente, Daniel. L'inchiesta si conclude con il verdetto di "morte sospetta": impossibile sapere se Samuel si sia suicidato o se sia stato assassinato. Sandra viene comunque incriminata d'ufficio e il processo diventa una dissezione clinica della storia della coppia. Al contempo, Daniel è combattuto e il dubbio comincia a insinuarsi nel rapporto tra madre e figlio.
Verità contrapposte, esaminate nel dettaglio, con una regia che ci porta dentro la psiche di personaggi ambigui e tormentati. Superlative le prove del cast. Sceneggiatura complessa e impeccabile. Variazione sul tema dramma giudiziario/familiare che analizza efficacemente i rapporti di coppia, le verità sempre sfumate, le fragilità umane. Voto: 8.50
Buon film del genere legal thriller, declinato all'europea, cioè più interessato a esplorare le intense e tragiche relazioni tra i protagonisti che a mettere in scena le geniali trovate di qualche avvocato di grido. La storia regge, anche grazie alla qualità della recitazione di tutti, bambini e cani compresi.
Voto: 7
Thriller giudiziario che non c'è, trama che si riassume nei primi 10 min di film, ambiguità di fondo "imbarazzante", messaggio di fondo sui rapporti ridicolo, per non parlare del ritmo del film..soporifero. Può davvero essere considerato un film francese?
Ben girato nel sondaggio dell'anima, senza mai cedere troppo all'empatia, che comunque c'è, ma restando nella giusta vicinanza e lontananza per concedere fenomenologicamente lo spazio della manifestazione nella sua tipicità essenziale, di volta in volta, svelando e velando, come se il film fosse in balia tra lo stile di Haneke e di Bergman.
Il solito film da festival del cinema per intenditori e cultori delle prove autoriali. Bello ma asettico e monocorde senza nessun slancio di tensione e esasperatamente lento.
Anche questo film ha rafforzato la convinzione in me che i francesi non vogliono dare ritmo al cinema, non ne siano capaci. Anche una trama che potrebbe essere collegabile al genere thriller, diventa un drammone lento e tedioso per mancanza di ritmo nel montaggio e nelle riprese. Stucchevole. Peccato perché anche buone idee diventano dei mappazoni.
Dopo trenta minuti ci si chiede perché continuare a vedere e soprattutto ad ascoltare sta nenia inudibile (il marito non doveva essere molto normale comunque)...considerando che dura due ore e mezza no grazie, due stellette e pedalare.
Rapporto deteriorato tra due coniugi il cui figlio vive con ansia liti e incomprensioni. Quando il marito muore cadendo dalla finestra (omicidio o suicidio?) la vita della donna viene scandagliata con scrupolosa spietatezza. L’atmosfera processuale resa pesante da mille dubbi sulla verità dei fatti è descritta efficacemente. Dramma teso e rigoroso.
P.I.M.P, un pezzo in versione strumentale del rapper 50 Cents, reiterato fino alla morte, e qui irriconoscibile, ossessivo, catatonico. E lo è assieme a un'altra esecuzione al pianoforte, arpeggio del bambino che studia. Entrambi letteralmente martellano lo spettatore di dubbi, lasciandolo indeciso fino alla fine.
Semisconosciuta in Italia, ma con qualche film importante alle spalle, Justine Triet ha firmato con questo bellissimo film, la Palma d’oro di quest’anno. Occasione, si spera, perché la distribuzione nostrana porti nelle sale italiane anche le sue opere precedenti.
Una soluzione da trovare per un tragico evento. Un film fuori dalla norma con dei bravi attori, un valido montaggio e una musica appropriata. Ma Palma d'oro, mi pare esagerato.
Anatomia di una caduta.
Ovvero: come un gesto trinciante e irreversibile, apparentemente determinato da un cieco momento di follia, nasconda in realtà le sue origini in un passato di fraintendimenti, di dolori, di liti, di violenza.
Anatomia di una caduta.
Ovvero: come una coppia che ostenta una facciata felice e sfavillante nasconda in verità al suo interno segreti e… leggi tutto
Sandra e Samuel non sono certo una coppia serena, l’inizio del film lo testimonia subito, tanto per mettere in chiaro le cose o, più probabilmente, per iniziare a confonderle.
Di lì a poco Samuel muore cadendo dal sottotetto (Spinto? Ucciso prima? Suicida? Morto nella caduta? Forse non dal sottotetto ma dal secondo piano? Chissà). Daniel, figlio ipovedente a causa… leggi tutto
Si sa, i bambini sono immuni alla critica cinematografica. Nonostante le recensioni generalmente tiepide, Cattivissimo me 4 continua imperterrito a racimolare i suoi milioni. Siamo alla seconda settimana e il film di…
Sommando il totale dei dati del giorno d’uscita e delle anteprime Cattivissimo me 4 supera i 6 milioni di euro su 590 sale e raggiunge istantaneamente la vetta della classifica. Il risultato è ottimo…
La classifica parla chiaro. La saga di Alien è ben lontana dall’esaurire il suo fascino e il rinverdimento del cast fatto da Fede Alvarez per Alien: Romulus può aver contribuito anche ad attirare un…
Continua la calma di metà agosto. Se negli Stati Uniti It Ends with Us – pellicola con Blake Lively che da noi uscirà il 21 agosto – fa registrare inaspettati incassi, è Trap di M.…
Più o meno tutto come da copione. Deadpool & Wolverine incassa altri 2.600.000 c.a. su 420 schermi e mantiene il primo posto della classifica settimanale, raggiungendo il secondo di quella annuale, subito…
Qualche volta ho visto quel che volevo, qualche volta ciò che passava il convento. Qualche volta è stato magnifico, qualche volta una delusione. Il cinema, in fondo, è come la vita.…
Giovedì segnalavamo l’ottimo debutto infrasettimanale di Deadpool & Wolverine che, anche dopo il weekend, non tradisce le aspettative raggiungendo praticamente i 7 milioni di incasso totali da…
Era Twisters il grande esordio della settimana che, con 350 sale, avrebbe dovuto insidiare la leadership di Inside Out 2. Eppure il disaster movie ideato da Joseph Kosinski (che è andato alla grande negli Stati…
C’è poco da dire: l’indicazione più chiara della crisi arriva forse dal fatto che il secondo classificato della settimana sia Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, un film uscito…
Nessuna grande novità per questa settimana, che ci è però forse utile per sfatare, o almeno per mettere in discussione, un assunto: quello per cui quando ci sarebbe in sala un film di grande…
"Anatomia di una Caduta," diretto da Justine Triet e interpretato da Sandra Hüller, è un film complesso e stimolante che esplora le dinamiche di una famiglia messa alla prova da un evento tragico e ambiguo. La trama ruota attorno alla morte di Samuel, uno scrittore in crisi, trovato morto fuori dallo chalet dove viveva con la moglie Sandra, una scrittrice tedesca di maggior successo,…
“Caso” cinematografico della stagione 23-24, film d’essai osannato in ogni dove, non è sto fenomeno che credevo. Si parla di madre padre figlio (quest’ultimo ipovedente causa incidente) che vivono in una baita e, non è uno spoiler, accade quasi subito, il padre viene trovato morto a terra, dal figlio, caduto dalla terrazza in alto. Ma…si è…
Le utopiche promesse dei primi anni di Internet si sono deteriorate. Ma Filmtv, che in quegli anni già c'era, svetta ancora oggi come un'alternativa da… segue
Buon film del genere legal thriller, declinato all'europea, cioè più interessato a esplorare le intense e tragiche relazioni tra i protagonisti che a mettere in scena le geniali trovate di qualche avvocato di grido. La storia regge, anche grazie alla qualità della recitazione di tutti, bambini e cani compresi. Personalmente ritengo che il film sarebbe stato…
Si intitola Anatomia di una caduta, ma potrebbe essere stato anche Anatomia di un matrimonio, o Anatomia di un processo. Davvero tanta, tanta carne al fuoco. Film che avrebbe bisogno almeno di una seconda visione per essere sviscerato. Ma due ore a mezza, per me, sono davvero troppe. Non tutto è riuscito. Certamente ottima la parte sul matrimonio. Forzata la parte processuale.…
In una settimana in cui le cose vanno come devono andare - con Kung Fu Panda 4 che si impossessa della prima posizione, Dune: Parte due che tiene botta e si avvicina ai dieci milioni di euro, May December di Todd…
Nessun grande sconvolgimento per il box office della settimana che vede ancora dominare Dune: Parte due (il secondo capitolo della saga dovrebbe raggiungere i 10 milioni a breve) e La zona d’interesse…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (19) vedi tutti
Verità contrapposte, esaminate nel dettaglio, con una regia che ci porta dentro la psiche di personaggi ambigui e tormentati. Superlative le prove del cast. Sceneggiatura complessa e impeccabile. Variazione sul tema dramma giudiziario/familiare che analizza efficacemente i rapporti di coppia, le verità sempre sfumate, le fragilità umane. Voto: 8.50
commento di Antonio_MontefalconeUn buon film, ma non mi è parso che emerga particolarmente dalla gran massa di buoni filmetti prodotti ogni anno.
leggi la recensione completa di tobanisBuon film del genere legal thriller, declinato all'europea, cioè più interessato a esplorare le intense e tragiche relazioni tra i protagonisti che a mettere in scena le geniali trovate di qualche avvocato di grido. La storia regge, anche grazie alla qualità della recitazione di tutti, bambini e cani compresi. Voto: 7
leggi la recensione completa di andenkoThriller giudiziario che non c'è, trama che si riassume nei primi 10 min di film, ambiguità di fondo "imbarazzante", messaggio di fondo sui rapporti ridicolo, per non parlare del ritmo del film..soporifero. Può davvero essere considerato un film francese?
commento di sisifo1Ben girato nel sondaggio dell'anima, senza mai cedere troppo all'empatia, che comunque c'è, ma restando nella giusta vicinanza e lontananza per concedere fenomenologicamente lo spazio della manifestazione nella sua tipicità essenziale, di volta in volta, svelando e velando, come se il film fosse in balia tra lo stile di Haneke e di Bergman.
commento di logosIl solito film da festival del cinema per intenditori e cultori delle prove autoriali. Bello ma asettico e monocorde senza nessun slancio di tensione e esasperatamente lento.
commento di ripley2001Anche questo film ha rafforzato la convinzione in me che i francesi non vogliono dare ritmo al cinema, non ne siano capaci. Anche una trama che potrebbe essere collegabile al genere thriller, diventa un drammone lento e tedioso per mancanza di ritmo nel montaggio e nelle riprese. Stucchevole. Peccato perché anche buone idee diventano dei mappazoni.
commento di GARIBALDI1975Ma quale Oppenheimer! Il film da oscarizzare in tutto è questo, il film più bello del 2023, un capolavoro eccelso.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirUn discreto lavoro con alcuni passaggi poco chiari e la solita parte tribunalizia assai pesante. Direi anche eccessivamente lungo,ma recitato bene.
commento di ezioA tratti abbastanza sonnacchioso con una regia monocorde.
commento di gruvierazDopo trenta minuti ci si chiede perché continuare a vedere e soprattutto ad ascoltare sta nenia inudibile (il marito non doveva essere molto normale comunque)...considerando che dura due ore e mezza no grazie, due stellette e pedalare.
commento di Tex MurphyRapporto deteriorato tra due coniugi il cui figlio vive con ansia liti e incomprensioni. Quando il marito muore cadendo dalla finestra (omicidio o suicidio?) la vita della donna viene scandagliata con scrupolosa spietatezza. L’atmosfera processuale resa pesante da mille dubbi sulla verità dei fatti è descritta efficacemente. Dramma teso e rigoroso.
commento di EstoniaAnatomia di una caduta gran bel legal thriller anomalo di Justine Triet interpretato in modo sublime da una grande attrice Sandra Hüller.
leggi la recensione completa di claudio1959P.I.M.P, un pezzo in versione strumentale del rapper 50 Cents, reiterato fino alla morte, e qui irriconoscibile, ossessivo, catatonico. E lo è assieme a un'altra esecuzione al pianoforte, arpeggio del bambino che studia. Entrambi letteralmente martellano lo spettatore di dubbi, lasciandolo indeciso fino alla fine.
leggi la recensione completa di gaiartSemisconosciuta in Italia, ma con qualche film importante alle spalle, Justine Triet ha firmato con questo bellissimo film, la Palma d’oro di quest’anno. Occasione, si spera, perché la distribuzione nostrana porti nelle sale italiane anche le sue opere precedenti.
leggi la recensione completa di laulillaUna soluzione da trovare per un tragico evento. Un film fuori dalla norma con dei bravi attori, un valido montaggio e una musica appropriata. Ma Palma d'oro, mi pare esagerato.
commento di irouna palma d'oro fredda e raggelata come i sentimenti svaniti di una coppia in crisi
leggi la recensione completa di zombiCi sono più cose tra la terra e il cielo...
leggi la recensione completa di yumeAlgido e conturbante: un film che ti lascia letteralmente senza fiato. Un capolavoro.
leggi la recensione completa di inthemouthofEP