Regia di Justine Triet vedi scheda film
P.I.M.P, un pezzo in versione strumentale del rapper 50 Cents, reiterato fino alla morte, e qui irriconoscibile, ossessivo, catatonico. E lo è assieme a un'altra esecuzione al pianoforte, arpeggio del bambino che studia. Entrambi letteralmente martellano lo spettatore di dubbi, lasciandolo indeciso fino alla fine.
FESTA DI ROMA. C'è il capolavoro? Si. 'Anatomia di una caduta'
Alla Festa del Cinema di Roma si staglia di netto. Un capolavoro. 'Anatomia di una caduta' di Justine Triet.
Seppur già vincitore della Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes e osannato dalla critica internazionale, Anatomia di una caduta (Anatomie d'une chute) di Justine Triet è giustamente uno dei film più attesi della stagione.
Questo è dovuto non solo all’incredibile successo al botteghino francese, dove ha totalizzato oltre un milione di spettatori nel primo mese di programmazione. Ma anche a diversi altri fattori.
Andiamo per punti.
Interpretato da una straordinaria Sandra Hüller, già data tra le favorite nella corsa agli Oscar, il film è un thriller che scava nei segreti di una famiglia e mette al centro un ritratto di donna provocatorio e fuori dagli schemi. Il bi-tri linguismo della protagonista, Sandra Hüller, è tedesca, ha sposato un francese, ma parla con lui inglese, dimostra che i due coniugi non si capiscono più. E, non sono dal punto di vita linguistico - sembra ammettere la Triet- ben giocando di assonometrie e proiezioni. L'incomprensione va ben oltre, tocca i valori, la generosità di coppia-singola e l'affermazione professionale privata, oltre che il plagio di idee condivise.
Tutti gli attori anche l'eccezionale bambino Daniel, (perfetto Milo Machado-Graner) lasciano interdetti per profondità, intelligenza emotiva, non solo esecutiva, ma anche di credibilità nella costruzione del personaggio e degli avvenimenti. In un intuizione drammaturgica perfetta Milo sta in macchina ma ciò che dice non e fonte della sua voce. Geniale!
Inoltre Milo ha un volto penetrante, originale. Di quelli rari. Un pò come l'indimenticabile Martin (Barry Keoghan) nel Cervo sacro di Lanthimos.
In sostanza, il film è nient'altro che un capolavoro, perlopiù e per una volta, tutto al femminile.
Anatomia di una caduta: la sinossi
Alpi francesi. Samuel viene trovato morto, in circostanze misteriose. E' sepolto nella neve fuori dallo chalet isolato dove viveva con la moglie Sandra, scrittrice tedesca, e il figlio Daniel. di 11 anni, non vedente.
L'inchiesta si conclude con il verdetto di "morte sospetta". Impossibile sapere se Samuel si sia suicidato o se sia stato assassinato. Sandra viene comunque incriminata d'ufficio e il processo diventa una dissezione clinica della storia della coppia. Al contempo, Daniel è combattuto e il dubbio comincia a insinuarsi nel rapporto tra madre e figlio.Il
Il film sarà presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma e uscirà nelle sale con Teodora il 26 ottobre
La parola alla regista
“L’aula di un Tribunale è un luogo dove viene riformulato quello che diciamo – afferma la regista – le nostre vite non ci appartengono più: le cose che facciamo, le scelte prese, sono ingigantite a tal punto che tutto assume un significato diverso, tutto viene distorto. Questo è uno dei focus del film.
L’altro parte da un’esperienza della mia stessa vita di coppia, riguardo al modo in cui tutto ciò che avviene nelle singole vite dei partner influenza l’intera relazione e interagisce con la vita in comune. Volevo parlare di cosa significa vivere con qualcuno, cercando l’uguaglianza nella relazione, ma anche di quanto tale progetto di parità sia quasi impossibile da realizzare”.
ANATOMY OF A FALL regia di Justine Triet
(Anatomie d'une chute, Francia 2023) con Sandra Hüller, Swann Arlaud, Samuel Theis, Jehnny Beth, sceneggiatura di Arthur Harari, fotografia di Simon Beaufils
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