Regia di Maria Martinelli vedi scheda film
«L’amore non c’entra niente con il desiderio». «Per fare lo schiavo ci vuole molto coraggio e spero che tu lo capisca». Sono due delle tante battute (dette tutte abbastanza male) di “AmorEstremo”. Se filmare l’erotismo, la carne e la perversione è una questione spinosa, nominare le pulsioni impone un rigore e una lucidità più ”estremi“ della storia che si pensa di raccontare. Ghost, un poliziotto masochista, voglioso di una ”piccola morte“ assoluta, è assassinato. Silver (Rocco Siffredi) si mette in caccia del colpevole e si imbatte in Xenia, Cucciolo e altri animali della ronda del piacere. Girano i computer e i vibratori, vanno le e-mail e gli annunci misteriosi e allusivi, la libido si traveste con gonne di pelle, tacchi a spillo e manette. Gli attori e i non attori si esibiscono a livello amatoriale. Girato con il nervosismo e i tagli di un video autoriale che intende sfuggire alla fissità anatomica e da performance della pornografia cede alla detumescenza della fantasia.
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