Regia di Luc Besson vedi scheda film
Dogman è senza dubbio un film che merita di essere visto, e ancor di più è un film che, nonostante tutto, merita di essere amato, più che compreso. In un'ora e mezza circa, LucBesson mette tanta, forse troppa, carne al fuoco: il tema universale della famiglia, la fragilità umana, il rapporto tra l'uomo e il cane, la potenza del teatro, l'emarginazione, il fanatismo religioso, la disabilità, la fluidità di genere e chi più ne ha più ne metta. Altrettante sono le piste narrative affrontate con il linguaggio dei piu disparati generi cinematografici. Con spiazzante disinvoltura Besson passa dal thriller al drammatico, dall'action movie all'horror... Non mancano neppure scene che per usare un eufemismo rasentano il ridicolo, come quelle in cui i cani sono capaci di compiere azioni degne del miglior Tom Cruise in Mission Impossible, di Una Thurman in Kill Bill e perfino di Macaulay Culkin in Mamma ho perso l'aereo. I dialoghi, talvolta interessanti e molto accattivanti, sono per il resto pieni di banali luoghi comuni come la battuta "Più conosco gli uomini più amo i cani..." Ma ciò che rende Dogman un buon film sono tre elementi: il ritmo sempre incalzante; una trama capace di evocare tutta una serie di emozioni capaci di far dimenticare i passaggi meno convincenti del film; la performance immensa del protagonista Caleb Landry Jones, Dogmam è un film che non va capito: lo guardi e ti lasci travolgere dalle emozioni, ignorando la necessità di doverti sempre spiegare tutto, perché in fondo funziona così ogni volta che si ha la fortuna di avventurarsi nel meraviglioso mondo delle favole!
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