Regia di Nick Bruno, Troy Quane vedi scheda film
Un buon prodotto, giustamente candidato, ma senza speranze, all'Oscar nel suo genere.
Carino questo cartone animato, finito ora nella cinquina degli Oscar 2024. Ha una storia magari non originale, ma bellina, e che si anima subito, con grande ritmo. Un buon prodotto, per quanto non esente da facili critiche. Non mi riferisco all’omosessualità dei protagonisti, che è una via di mezzo tra il prezzo da pagare, ai giorni d’oggi, a un ributtante politically correct e un giusto elemento della sceneggiatura, pure necessario e indispensabile alla storia, se vogliamo. Ovviamente non è questo che porta le peggiori critiche, quelle sono rivolte, almeno le mie, al comportamento di alcuni personaggi: si dà ormai per scontato che buona parte degli adulti debbano comportarsi come dei coglioni, che il QI di alcuni, a pensarci, è da minus habens, ma ormai non ci si fa più quasi neanche caso. E se il prodotto, come in questo caso, ha evidenti ideali anche didattici (accettare il diverso, il mostro, che poi alla fine non è né diverso né mostro), si rischia che il comportamento dei coglioni protagonisti diventi oggetto di imitazione, per una società che già tende a una regressione pre-adolescenziale. Ma vabbè, il film è su Netflix e per me vale un 7, la Nimona del titolo è una bella tipa, ipercinetica e divertente. I disegni sono formidabili, allo stato dell’arte. Passò giusto un attimo in pochi cinema, ma già al rilascio si sapeva che il suo futuro era su piattaforma. Piaciuto molto anche a pubblico e critica.
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