La giovane Nimona è l'unica persona al mondo in grado di aiutare il cavaliere Ballister Boldheart a provare la propria innocenza dopo essere stato incastrato per un crimine che non ha commesso.
Al di là della pregevole grafica con finti disegni a mano, del discreto ritmo e della coraggiosa quanto attuale scelta di mettere al centro della storia un duo di personaggi non eteronormati, l'universo cyberpunk medievale appare alquanto confusionario e il tema della lotta contro il diverso un cliché visto e rivisto.
Carino questo cartone animato, finito ora nella cinquina degli Oscar 2024. Ha una storia magari non originale, ma bellina, e che si anima subito, con grande ritmo. Un buon prodotto, per quanto non esente da facili critiche. Non mi riferisco all’omosessualità dei protagonisti, che è una via di mezzo tra il prezzo da pagare, ai giorni d’oggi, a un ributtante politically… leggi tutto
Carino questo cartone animato, finito ora nella cinquina degli Oscar 2024. Ha una storia magari non originale, ma bellina, e che si anima subito, con grande ritmo. Un buon prodotto, per quanto non esente da facili critiche. Non mi riferisco all’omosessualità dei protagonisti, che è una via di mezzo tra il prezzo da pagare, ai giorni d’oggi, a un ributtante politically…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
Un buon prodotto, giustamente candidato, ma senza speranze, all'Oscar nel suo genere.
leggi la recensione completa di tobanisAl di là della pregevole grafica con finti disegni a mano, del discreto ritmo e della coraggiosa quanto attuale scelta di mettere al centro della storia un duo di personaggi non eteronormati, l'universo cyberpunk medievale appare alquanto confusionario e il tema della lotta contro il diverso un cliché visto e rivisto.
commento di Fanny Sally