Regia di Peter Chelsom vedi scheda film
Un uomo e una donna, giovani, e un paio di guanti, in una New York invernale dove si può pattinare e dal cielo cadono solo fiocchi di neve. Il colpo di fulmine in una grande città può scoccare, irreparabile e gentile, in un grande magazzino, all’ora dello shopping. Jonathan (Cusak) e Sara (Beckinsale) non sono i primi e non saranno gli ultimi. La tradizione di amori a Manhattan (qualche esempio: De Niro-Streep, Allen-Keaton, Hanks-Ryan, Stiller-Elfmann) è antica e compatta. Le tentazioni, le insonnie, le dichiarazioni, le stagioni, gli incontri, gli innamoramenti formano un sottogenere nella commedia romantica. Panorami urbani e palpitazioni, palazzi e baci, quartieri e telefonate. Sara convince Jonathan a giocare d’azzardo con il fato, sparisce dopo poche ore e dopo aver scritto il suo numero di telefono su un libro di Márquez. L’amore come un romanzo introvabile, come una caccia al tesoro. Per far collimare le intermittenze del cuore con le coincidenze del caso e vivere felici e contenti ci vorranno anni. Il film regala il meglio di sé nella prima mezz’ora. Ottimo il lavoro sui personaggi di contorno. Brillanti alcune pagine - non tutte - del copione. La regia di Chelsom è ordinata. I protagonisti funzionano. La Beckinsale è una malia.
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