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C'è ancora domani

Regia di Paola Cortellesi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su C'è ancora domani

di hallorann
8 stelle

E’ la dimensione Scoliana (da Ettore Scola) a dare un’aura citazionista e storico-cinematografica di “C’è ancora domani”. Quel cortile condominiale, quelle figure che lo popolano, quella terrazza e quelle lenzuola con l’altare della patria sullo sfondo a dare una misura neorealista ad un bianco e nero evocativo. Non c’è la voce stentorea di Guido Notari ma ironia e musica moderna alla Coppola Sofia. Dalla parte delle donne umiliate, offese, menate e sfruttate nella deliziosa commedia sociale e degli equivoci sani diretta e interpretata con brio da Paola Cortellesi. La solidarietà femminile, gli sguardi che valgono più di tante parole tra madre e figlia, le battute dette a mezza bocca e quelle dette con sfrontatezza. Il rossetto come segno di forza, di unione, non di emancipazione. Il voto quale seconda liberazione dopo il 25 aprile. E’ nelle piccole cose che il film coglie nel segno: i risparmi per far studiare Marcella per esempio. Forse un tempo si sarebbe definita una pellicola furbetta, perché ben congegnata a tavolino. Però il fluire degli eventi narrati, le interpretazioni decisive, le durezze necessarie, la simpatia sincera che suscita vanno a favore di un’opera prima dignitosa e significativa. Ritorno sulle musiche perché l’utilizzo di alcuni brani in chiave diegetica nella descrizione di sequenze, extradiegetica per il resto vedi Perdiamoci di Achille Togliani, La sera dei miracoli di Lucio Dalla e A bocca chiusa di Daniele Silvestri, contribuiscono a conferma di quanto descritto sopra. A dire il vero la sequenza del voto è costruita alla lettera sulla canzone di Silvestri. Tra i vari personaggi maschili e femminili ce n’è uno in particolare che resta ed è l’Alvaro di Lele Vannoli. Già feticcio di Francesca Archibugi, in questa parte così autentica e ispirata, il caratterista romano trova il ruolo della vita, semplicemente perché sembra provenire da quel 1946.

 

locandina

C'è ancora domani (2023): locandina

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