Regia di Paola Cortellesi vedi scheda film
C’è ancora Domani è la storia di un film di grandissimo successo totalmente snobbato dal Ministero della cultura (allora in capo a Franceschini) che non ha dato nemmeno un’euro di aiuto per la creazione di quest’opera.
Ma è anche la storia di un film che grazie al passaparola ha avuto un successo immenso e inimmaginabile al cinema, ma poi una volta uscito in streaming ha avuto un’abbassamento di preferenze.
Di questo argomento, parlerò prossimamente in un apposito post nella sezione news.
Probabilmente la verità sta nel mezzo: non è un film senza difetti, ma assolutissimamente non è un film scarso.
Pensando al comparto tecnico non gli si può dire nulla, anzi la fotografia e la scenografia è perfetta. Ti fa vivere in maniera esemplare il periodo storico di cui tratta.
Il montaggio è altresì fatto minuziosamente senza fronzoli ma senza alcun tipo di errore. Probabilmente l’idea del bianco e nero è un pò “ruffiana” ma ci sta.
Bravissima la Cortellesi alla regia, gioca bene con la macchina da presa. Certo non fa capolavori ma è sicuramente una gran prima da regista.
Bene le prove attoriali di tutti da Valerio Mastandrea a Vinicio Marchioni, la stessa Cortellesi, ma anche Emanuela Fanelli e Romana Maggiora Vergano.
Probabilmente, l’unico punto che risente un pò è proprio la storia, non tanto nello trama in se, nella conclusione o nel messaggio, ma nello svolgimento. Ogni tanto ha dei mini colpi a vuoto. Ma è trovare l’ago nel pagliaio.
Bellissime le immagini delle violenze, trasformate in ballo. Delicate, sensibili e di grande effetto scenico.
Il film è una poesia, è un’inno al femminismo ma senza esagerazioni e con la giusta forza che poteva esserci all’epoca.
Un viaggio che non finiresti e che la Cortellesi è brava a sottolineare sia con l’interpretazione che con la macchina da presa.
E’ un film da vedere assolutamente, anche più volte, per ammirare i vari particolari della pellicola.
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