Regia di Paola Cortellesi vedi scheda film
Ne capolavoro, ne ciofeca, soprattutto un film furbissimo (che li lascia ben guardare)
Il pezzo forte di questo film è stato il coraggio della Cortellesi di averlo girato...ne ha dimostrato tanto dopo un percorso professionale così ricco e mai spinto fino alla regia. Detto ciò il film è un affresco retorico e pieno zeppo di chichè ambientato a Roma subito dopo la guerra. La Cortellesi oltre che coraggiosa è stata furbissima calcando la mano su tutti questi cliché (quello con il soldato americano quasi patetico) e anche sugli accessi romaneschi, e così è riuscita creare un blockbuster politicamente corretto con un certo pathos. Il film mette anche quel pizzico di angoscia in grado di far trascorrere il tempo senza annoiarsi. Paluso a Mastandrea che vale, nell'interpretazione, dieci volte la Cortellesi. Il can can di un film e i suoi incassi sono senza dubbio un metro importante, e qui la Crtellesi ha stravinto, sul resto però lasciamo perdere.
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