Regia di Paola Cortellesi vedi scheda film
Confesso subito d'essere uomo di parte. Paola Cortellesi è, per quanto mi riguarda, la maggiore attrice comica italiana, nonché la migliore presentatrice televisiva, genuina erede di Loretta Goggi. Perciò è con un po' di dispiacere che devo constatare che il suo esordio alla regia non sia esattamente un capolavoro. Certo, le intenzioni sono le migliori, e anche la scelta stilistica va in parte premiata. Ma forse, proprio quest' ultima è la cosa che ha convinto un po' meno. Il neorealismo era appunto "realista", ovvero crudo e secco anche quando si trattava di mettere in scena la brutalità e il dramma, senza preoccuparsi di smorzare i toni per sdrammatizzare. Ma la nostra Paola decide diversamente, e lo fa attraverso discreti ma incisivi tocchi da musical; però poi, indecisa tra la satira di Germi e il melodramma di Rossellini, non riesce ad evitare le trappole del macchiettismo e del didascalismo. Non ci affonda, da artista intelligente qual' è, ma paga pegno alle esigenze del grande pubblico che, a quanto pare, la sta ripagando lautamente. E quindi, che dire? Che il film non è del tutto riuscito ma è comunque gradevole, e forse merita il successo che sta avendo. Ma chi scrive è uomo di parte, e quindi il suo 7 e mezzo va preso con le pinze.
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