Regia di Paola Cortellesi vedi scheda film
strepitoso debutto registico di una comica che grazie alla leggerezza del tocco, ha parlato di concetti troppo importanti, con un piede ben saldo nel nostro glorioso passato cinematografico, regalandoci un personaggio importante che rimarrà
un film folgorante, come il suo bianco e nero di una volta.
la creatura di cortellesi brilla di un fermento e di un entusiasmo raro, almeno in certo genere italiano.
la delia di cortellesi inizia la sua giornata con uno schiaffo al suo "buongiorno ivà" e prosegue di corsa dopo aver fatto la colazione a tutti e aver fatto uscire tutti per lavoro e scuola.
poi inizia a correre da un posto all'altro a raccogliere i soldi per i suoi aggiustamenti al negozio di paola tiziana cruciani(grande attrice anche in silenzio o con poche pose, ovviamente quasi non presa in considerazione dal nostro cinema)e al negozio di ombrelli.
cortellesi molto sapientemente organizza la suspence attorno al meraviglioso twist finale, facendoMI credere una cosa invece dell'altra, in un modo spietatamente sovversivo.
con il suo portamento carino, la sua figura ben fatta e il viso grazioso, cortellesi ha sempre immesso anche nei suoi sketches comici per gialappa's o quant'altro, una certa ferocia che il pubblico scambiava per la solita bona che però è anche brava.
lavando a mano e lasciando a mollo il suo film in certo neorealismo rosa e non della ricostruzione post bellica, cortellesi costruisce il personaggio di una donna che impara a nascondere i propri sentimenti dietro un'espressione quasi monolitica, anche se poi fa molta fatica a tenere a bada la lingua.
motivo per cui il nonno dice a ivano di centellinare le botte, perchè altrimenti s'abitua e poi non danno il risultato sperato.
gli uomini sono bestie che pensano un pensiero alla volta e anche se le donne litigano e se ne dicono di ogni nel cortile, poi però sanno essere complici e protettive, nei momenti bui delle sfuriate virili.
si ride e anche di gusto grazie all'affiatamento di attori collaudati, di visi consoni ai ruoli e ai tempi, ma la tensione dietro alle botte trasformate in balletto si sente tanto, anche quando i segni spariscono in dissolvenza.
delia si destreggia inarrestabile, tra un marito nervoso per aver fatto du' guère(mastandrea enorme nel suo solito essere mastandrea ma con difetto di rappresentare uno stronzo manesco), un suocero ancora più stronzo(colangeli , come farne a meno), un soldato negro al posto di blocco che saprà essere molto utile alla nostra donna forte e decisa, una vecchia fiamma che non ha avuto il polso di imporsi come uomo della sua vita(un vinicio marchioni, con poche pose, ma col fascino dell'uomo di cui saremmo innamorat@ tutt@, che non riesce e che se ne deve andare), la sua amica marisa(fanelli.... quando un film tutto suo???), i figli e un fidanzato futuro pezzo di merda per la figlia che rinfaccia alla madre di non ribellarsi al padre, ma che è orientata pericolosamente a seguire le orme materne.
sempre in piedi, sempre in movimento, con uno sguardo architettonicamente costruito con gli anni per essere considerata una buona a nulla, ma nel fondo con una luce proiettata avanti, senza per questo dover essere dipinta come un'eroina che distrugge i cattivi e sposa il principe azzurro.
C'è ANCORA DOMANI è un film che deve essere visto da più persone possibili, perchè è una via sicura da prendere per il nostro cinema popolare, per rappresentare personaggi forti ma veri e reali, senza essere macchiettistico e da cabaret televisivo.
un titolo forte con una connotazione politica importante, perchè realistica.
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